Ranco (Varese), 18 gennaio 2025 – Nella giornata nazionale del dialetto, dopo il numero di Topolino in milanese andato a ruba negli scorsi giorni, anche nel piccolo borgo di Ranco in riva al lago Maggiore, mille abitanti, non hanno voluto essere da meno, e hanno realizzato un simpatico video di cinque minuti circa che unisce in modo divertente storia, tradizioni e il futuro rappresentato dall’intelligenza artificiale. Pubblicato sulle principali piattaforme online, a cominciare da You Tube, ha ottenuto migliaia di visualizzazioni in poche ore. Protagonisti della clip sono gli stessi volontari della Pro loco, che “scoprono” l’ultima invenzione tecnologica: un paio di occhiali da vista in grado, grazie all’intelligenza artificiale, di tradurre automaticamente tutte le lingue in italiano.
Una notizia che sconvolge il piccolo centro: il futuro della comunicazione rischia di compromettere la conoscenza del dialetto. Gli occhiali, dal nome QuatrOcc (o “4 Occ”), traducono infatti anche le parlate locali. In poco tempo si diffondono anche sul lago Maggiore, ma uno dei volontari della Pro loco ha un colpo di genio: riesce a riprogrammare il dispositivo ultramoderno facendolo diventare “ultra-antico”: ora gli occhiali tradurranno tutto in dialetto. E così anche in Campania e in Calabria tutti parlano come a Ranco.
"Il dialetto va valorizzato”
"Il dialetto non si traduce, si sente. È il suono delle radici, l’eco delle storie di chi ci ha preceduti –spiegano dalla Pro loco di Ranco – è l’abbraccio della nostra terra, la melodia che ci unisce. In occasione della Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali, siamo orgogliosi di presentarvi il nostro video, un omaggio a ciò che siamo e a ciò che vogliamo custodire. Una lingua non è solo parole: è emozione, appartenenza, memoria”. Il filmato, realizzato con la collaborazione del Comune di Ranco, è stato scritto e diretto da Matteo Jamundo e Francesco Ponti.
Successo on line
Questo è il terzo video realizzato dalla Pro Loco di Ranco per promuovere e sostenere il dialetto lombardo o meglio, quello “ranchese”. Già, perché il bello dei dialetti – ancora di più in una regione così grande e diversificata come la Lombardia che si estende dalle Alpi e dalla Svizzera fino alla pianura mantovana, con 12 province e oltre 10 milioni di abitanti – è che i dialetti sono tanti e variano anche a poche decine di chilometri di distanza. “L’anno scorso il nostro video aveva raggiunto un numero di visualizzazioni incredibile – racconta il presidente Stefano Brovelli, 45 anni e fra i protagonisti del video –. Per ora con “4 Occ” siamo a circa tremila… Qui a Ranco ci teniamo moltissimo a tenere viva la tradizione del dialetto, anch’io quando posso lo parlo con i miei amici. Certo, il lombardo a differenza di quanto succede in altre regioni, come al sud, è meno diffuso e radicato, ma noi lo amiamo e anche con queste iniziative vogliamo valorizzarlo e promuoverlo”.