Luino, 6 novembre 2023 – Una compilation di reati. Dalla rapina a mano armata alla ricettazione, passando per il furto e l'indebito utilizzo di tessere bancomat e carte di credito. Sono stati arrestati due minorenni, i presunti componenti rimasti fino a oggi in libertà di un commando che ha spadroneggiato nei paesi della Valcuvia in un arco di tempo compreso fra il gennaio e il maggio scorsi.
Le imprese
Numerose le accuse contestate alla banda, formata da quattro persone, due dei quali, un diciottenne e un ventiduenne, già colpiti da misure cautelari nello scorso luglio. Il quartetto avrebbe rapinato, pistola in pugno, un centro massaggi a Casalzuigno, il 28 gennaio di quest’anno. Avrebbe poi depredato varie abitazioni fra Cittiglio, Cassano Valcuvia, Cuveglio e Mesenzana. Colpi sarebbero stati messi a segno anche in alcune auto.
Altre accuse riguardano la ricettazione di veicoli e gioielli in “compro oro” del tutto inconsapevoli della provenienza illecitata della merce.
I primi arresti
I primi due presunti banditi finiti nella rete sono i maggiorenni del gruppo, due marocchini residenti in Valcuvia. All’epoca dei provvedimenti eseguiti nei loro confronti i militari dell’Arma hanno recuperato una pistola ad aria compressa priva del tappino rosso, gli abiti descritti dalle vittime degli assalti oltre a refurtiva di vario tipo e sostanze stupefacenti.
La chiusura del cerchio
Ora sono scattati i nuovi arresti: si tratta di due diciassettenni, un ragazzo originario del Bangladesh e un italiano. Sono ritenuti responsabili, in eguale misura, dei capi di accusa contestati ai “colleghi” più grandi. Entambi sono stati portati in carcere al Beccaria, l’istituto minorile di Milano.