
Samuela Barco Vitelli aveva 38 anni
Varese, 20 marzo 2019 - «Ciao mi chiamo Samuela. Avevo poco più di 35 anni quando mi hanno diagnosticato il cancro al seno. Nonostante mi sia sempre sottoposta a tutti i controlli di prevenzione, il tumore ha invaso il mio corpo senza nessuna pietà». Iniziava così la lettera-testamento lasciata da Samuela Barco Vitello, una meravigliosa mamma di Inarzo morta soli 38 anni il 4 giugno 2018. Ora grazie a lei altri malati soffriranno meno. Una lettera potente, la sua.
«Nelle mie ricerche - scriveva - ho individuato uno strumento che facilita il prelievo del sangue, operazione semplice ma molto fastidiosa per chi si sottopone alla chemioterapia. Grazie alle vostre donazioni spero di realizzare questo mio desiderio, ossia fare qualcosa di concreto per il prossimo, dando un piccolo aiuto alle persone ammalate che devono lottare ogni giorno. Un abbraccio a tutte le persone che mi aiuteranno». Ora la magia si è compiuta. Per domenica, nel nome di Samuela, è stata organizzata una camminata non competitiva per raccogliere i fondi necessari all’acquisto di una Veinviewer, macchinario che agevola il prelievo del sangue. Nessuno si sarebbe mai aspettato un’adesione tanto massiccia. Nessuno tranne forse Samuela, perché una settimana prima dell’evento la cifra necessaria all’acquisto del macchinario è già stata raccolta. E l’apparecchio sarà presto consegnato all’ospedale di Circolo di Varese.
Il denaro raccolto è più di quello necessario, tanto che sarà possibile donare l’eccedenza al reparto di neonatologia dell’ospedale Filippo Del Ponte. La camminata di Inarzo è organizzata con il patrocinio dei Comuni di Inarzo, Cazzago Brabbia e Bodio Lomnago. Ci si registrerà dalle 8.30 di domenica. E tutti coloro che hanno aderito all’iniziativa meritano queste parole: «Un abbraccio a tutte le persone che mi aiuteranno». Parole di Samuela.