Ottimo debutto per la prima edizione del Repair Cafè il progetto nato dall’esperienza e dalla riflessione del festival Terra Mater sulla sostenibilità e ospitato da “Il Tassello”. Per il primo appuntamento in città nella sede di via Don Monza sono arrivate 30 persone, 15 con oggetti da riparare e 15 a curiosare. Ed effettivamente il nuovo gruppo di lavoro non si è fatto trovare impreparato: "Avevamo ben 6 esperti in vari ambiti, alcuni sono arrivati solo per aiutare" spiega Roberto Barin attivista di Legambiente ed ex assessore che da mesi sta lavorando al progetto.
Tanti gli oggetti riparati: piccoli elettrodomestici, braccialetti, biciclette, cassettiera e anche la spada di un pirata. Alcune sono diventate vere e proprie sfide: "Abbiamo avuto difficoltà con pendolo antico e macchinina radiocomandata". L’oggetto più originale è stato però un libro: "Il Manuale del Giovane Detective" portato da un ragazzo ci ha detto che fu regalato al padre più di 30 anni fa quando arrivò in Italia dal Marocco e lo usò per imparare l’italiano. L’importante ricordo è stato aggiustato e qualcuno si è segretamente commosso". Insomma un successo per i risultati ma anche per l’atmosfera: "Ci sono state tante chiacchiere, come in un vero caffè. L’esperienza è piaciuta a tutti. Prossimo incontro, probabilmente sempre a Il Tassello sarà il 16 dicembre". Il merito è anche dei giovani dell’associazione "che sono stati degli ottimi padroni di casa mettendo tutti a proprio agio". E resta aperto l’appello agli esperti di cucito, riparazioni elettriche di legno a rendersi disponibili per la prossima edizione. "La cosa importante – conclude Barin – non è solo la riparazione in sé ma il cambio di mentalità che porta ad aggiustare le cose che si rompono invece di acquistarne di nuove". Sara Giudici