
Luvinate, promossa da Asfo Valli delle Sorgenti con i fondi del bando Ruralis
Innovazione forestale dei boschi del Campo dei Fiori, avvio di azioni sperimentali di ricerca e produzione agricola nelle aree residue tra abitati e boschi e di filiere sostenibili per la ricerca didattica, creazione di un hub di lavoro con la formazione di nuovi operatori: sono questi gli obiettivi di “Sostegno”, il nuovo progetto promosso da Asfo Valli delle Sorgenti che si è aggiudicato grazie al bando “Ruralis” di Fondazione Cariplo 320mila euro e che è stato presentato nei giorni scorsi a Luvinate. "Siamo davvero lieti di questo traguardo – ha detto il sindaco Alessandro Boriani, presidente di Asfo Valli delle Sorgenti - Oltre agli interventi di innovazione forestale già realizzati ed in programma nei prossimi mesi, ora introduciamo nuovi orizzonti di lavoro, con il recupero e la valorizzazione delle aree di margine tra montagna ed abitato, per nuove ipotesi di produzione locale in ottica di ricerca scientifica e in ambito sociale".
Accanto ad Asfo (associazione forestale) di Luvinate ci sono Ente Parco Campo dei Fiori, l’Università Statale di Milano con il Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, la Fondazione Asilo Mariuccia, la Comunità Montana Valli del Verbano, l’Ordine degli Agronomi della Provincia di Varese, il Consorzio Castanicoltori e diverse aziende agricole del territorio, le guide di ControventoTrekking, l’Azienda Epo srl.
A livello forestale saranno realizzate due nuove selve castanili, la prima sul sentiero 10, in zona Luvinate / Zambella, continuando a rivalorizzare zone boschive da decenni abbandonate e non curate, puntando su biodiversità e qualità ambientale. Da sottolineare che particolare attenzione sarà in questo caso dedicata al recupero delle foglie di castagno, come elemento di valore e di economia per i benefici farmaceutici riconosciuti in queste piante.
La seconda selva castanile avrà invece un valore sociale ed educativo: verrà realizzata nelle proprietà della Fondazione Asilo Mariuccia a Porto Valtravaglia, con la formazione e all’avvio al lavoro di 36 operatori, all’interno di un hub -laboratorio ambientale e didattico. Il terzo intervento, di nuovo a Luvinate sul sentiero 10, vedrà la realizzazione di un “ribesseto”: non i ribes rossi da pasticceria, ma quelli neri, meno piacevoli al palato, con utilizzo di frutti e piante da mettere a disposizione per gli approfondimenti al Laboratorio del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università Statale di Milano, che prevede anche l’istituzione di una Borsa di Studio per giovani promettenti.
Ros.Fo.