Prende forma il progetto di rigenerazione urbana di Luino con particolare riferimento all’area dell’ex carcere. L’intervento che riguarda la struttura di via Don Folli coinvolge gli studenti del corso di composizione guidato dalla docente Katia Accossato presso il polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano. La trasformazione dell’area nell’ambito dell’housing risponde alle esigenze della cittadinanza di nuovi spazi abitativi da destinare alle fasce fragili. Il progetto di riqualificazione vede il contributo diretto degli studenti che si accingono ad elaborare le prime soluzioni progettuali. Quindi l’università si conferma un partner strategico nel fornire idee innovative per la trasformazione urbana e la sua partecipazione assicura che il progetto risponda alle esigenze reali del territorio, promuovendo allo stesso tempo nuove modalità di abitare e vivere gli spazi pubblici. Per Luino l’intervento è un passo importante verso una città più inclusiva e sostenibile, capace di coniugare innovazione, necessità sociali e rispetto per il territorio. La riqualificazione dell’ex carcere potrebbe diventare un modello di riferimento per futuri interventi di rigenerazione urbana. Commenta Francesca Porfiri, assessore ai Lavori pubblici di Luino: "Siamo entusiasti di vedere prendere forma un progetto tanto ambizioso e strategico per la nostra città come la rigenerazione dell’area. Questo dimostra concretamente come sia possibile riqualificare aree dismesse attraverso un approccio innovativo e partecipato, con règia intervento anche della pubblica amministrazione, valorizzando le risorse locali e collaborando con eccellenze come il Politecnico di Milano. Il contributo degli studenti, con la loro creatività e visione, è un valore aggiunto essenziale che dimostra come la sinergia tra istituzioni, università e territorio possa generare soluzioni all’avanguardia. Una città che ha l’ambizione di essere attrattiva per i giovani non può che partire dal loro punto di vista per progettare il proprio sviluppo". Per Enrico Bianchi, sindaco di Luino: "È un passo significativo per la valorizzazione della città, il progetto si inserisce in un contesto più ampio di rigenerazione volto a recuperare le aree dismesse attraverso una strategia condivisa a vantaggio della comunità". Sottolinea ancora Bianchi: "Si tratta di trasformazione dalle grandi potenzialità che punta al recupero senza consumo di suolo ma non solo, una azione fatta con energie ed idee nuove arrivate dal mondo universitario e dalle nuove generazioni".