Rispetto delle differenze: i giovani insegnano

Incontro a Varese sulla valorizzazione delle differenze e il rispetto reciproco, con focus sui giovani e l'educazione contro stereotipi e discriminazioni.

Rispetto delle differenze: i giovani insegnano

In primo piano il presidente della Provincia Marco Magrini alla presentazione dell’iniziativa promossa con Ufficio scolastico territoriale Università dell’Insubria e Arcigay

"Il diverso ci fa sentire diversi – contrariamente a quanto si pensa – ed è questo che non siamo disposti a perdonare. Tutti dovremmo lottare non per diventare normali ma diventare noi stessi". Sta tutto in queste parole, proprio quelle che hanno concluso la mattinata, il senso dell’incontro ospitato ieri a Villa Recalcati. A pronunciarle l’attrice, regista e pedagogista Michela Prando, che ha proposto un reading teatrale scritto appositamente per l’occasione insieme a Michela Righi. La performance, che ha preso spunto dal linguaggio utilizzato quotidianamente dai giovani per riflettere poi sui pericoli legati all’utilizzo di parole discriminatorie, ha chiuso l’incontro che aveva come destinatari gli studenti dell’Enaip seduti nel pubblico.

"Il diritto all’unicità" il titolo dell’iniziativa promossa dalla Provincia di Varese in collaborazione con l’Ufficio scolastico territoriale, l’Università dell’Insubria e Arcigay Varese. Un convegno pensato proprio per promuovere la sensibilizzazione sul concetto del rispetto e sul valore delle differenze. "La Provincia ha il compito di portare questi temi sui tavoli istituzionali e lavorare affinché la diversità, che per voi giovani è già una normalità, diventi anche per noi adulti un valore culturale riconosciuto e praticato", ha detto aprendo i lavori il presidente della Provincia Marco Magrini.

A dare il via al dibattito è stato l’Articolo 3 della Costituzione italiana, che sancisce l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche o condizioni personali e sociali. "Dobbiamo educare i giovani e le giovani, i nostri studenti e le nostre studentesse, alla valorizzazione delle differenze, al rispetto reciproco e alle relazioni - ha aggiunto il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Giuseppe Carcano - è di fondamentale importanza, per evitare la cristallizzazione di stereotipi psicologicamente ed emotivamente dannosi per i nostri ragazzi".

Tra i relatori della mattinata anche due docenti dell’Università dell’Insubria, Paolo Nitti e Paola Biavaschi, che hanno approfondito il tema degli atteggiamenti violenti e discriminatori. Tra i temi affrontati anche le carriere alias nelle scuole. Clara Baldin, psicologa che collabora con Arcigay, ha coinvolto i ragazzi sul tema degli stereotipi: gli studenti sono stati invitati a dire la loro rispondendo a delle domande in diretta. Il presidente di Arcigay Varese Giovanni Boschini ha espresso soddisfazione per l’iniziativa.

Lorenzo Crespi