ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Busto Arsizio ricorda Roberto Culin, vittima dell’eccidio di Fossoli

Posata in via Monte Rosa 11, dove viveva, una pietra d’inciampo in occasione dell’80° anniversario della strage

Roberto Culin e la pietra d'inciampo che lo ricorda

Roberto Culin e la pietra d'inciampo che lo ricorda

Busto Arsizio, 28 gennaio 2025 – Nell’ambito della Giornata della Memoria, oggi in via Monte Rosa 11 è stata posata una pietra d’inciampo dedicata a Roberto Culin, vittima dell’eccidio di Fossoli del 12 luglio 1944.

L’iniziativa, promossa da Fondazione Fossoli e Aned in occasione dell’80° anniversario della strage, ha coinvolto tutte le città italiane in cui risiedevano le vittime, tra cui appunto Busto, dove al numero 11 di via Monte Rosa viveva Roberto Culin e dove da oggi, si può “inciampare” in questo piccolo ma significativo segno che lo ricorda e invita a non rimanere indifferenti.

La cerimonia in via Monte Rosa 11 dove abitava Roberto Culin
La cerimonia in via Monte Rosa 11 dove abitava Roberto Culin

Nato a Feltre nel 1907, Culin si trasferì giovanissimo a Busto Arsizio, dove cominciò a coltivare la sua passione politica. Il suo impegno contro il nazifascismo gli costò la vita: deportato nel Campo di Fossoli, fu fucilato insieme ad altri 66 prigionieri politici.

Alla cerimonia hanno partecipato la famiglia di Roberto Culin con nipoti e pronipoti, la presidente del consiglio comunale, Laura Rogora, alcuni consiglieri e associazioni e le forze dell’ordine.

C’erano anche gli studenti dell’Istituto Maria Immacolata e del liceo Artistico; questi ultimi hanno letto dei brani sulla strage e sull’atroce punizione inflitta a Culin dopo un tentativo di fuga dal campo e hanno accompagnato la cerimonia con un brano musicale.

Il sindaco

“A Busto ora abbiamo 7 pietre che ricordano queste persone forti e coraggiose – ha detto il sindaco Emanuele Antonelli durante il suo disciorso rivolto proprio ai ragazzi -, che hanno lottato senza timore di perdere la vita per ciò in cui credevano. Cerchiamo di averlo anche noi un po’ del loro coraggio, anche per cose piccole, come aiutare chi è in difficoltà. Cerchiamo di imitare, almeno in parte, il loro esempio”.