Sumirago (Varese), 4 gennaio 2024– Saranno celebrati nella basilica di Sant’Ambrogio a Milano martedì alle 14.45 i funerali di Rosita Missoni, scomparsa a 93 anni il primo gennaio. La camera ardente è stata allestita nella sua casa a Sumirago, da cui amava ammirare lo splendido panorama sulle Alpi e sul Monte Rosa. Quella vista l’aveva subito conquistata quando il marito Ottavio l’aveva accompagnata a vedere il terreno sul quale aveva deciso di costruire abitazione e fabbrica: lì insieme avrebbero scritto la loro storia straordinaria nel mondo della moda, intrecciando magicamente fili colorati in disegni che nella maglia erano arte. A Sumirago, cuore della maison Missoni, la comunità abbraccia con il silenzio il dolore della famiglia per la scomparsa di Rosita.
“La sua presenza e quella della famiglia Missoni è stata motivo di vanto e orgoglio – dicono il sindaco Yvonne Beccegato e il vicesindaco Mauro Croci -. Per Sumirago Missoni ha voluto dire lavoro, benessere e fama in tutto il mondo. Ora se ne è andato un altro pezzo, ma quello che hanno rappresentato Rosita, Ottavio e l’intera famiglia Missoni rimane come patrimonio per l’intera comunità”. Nel messaggio dell’amministracomunale parole di gratitudine.
“È stata soprattutto una donna che ha lasciato un’impronta indelebile nella nostra comunità. È stata più di una semplice imprenditrice. È stata un’ispirazione per generazioni, dimostrando come passione, talento e determinazione possano trasformare un’idea in un impero. La sua storia, intrecciata con quella del nostro territorio, è un patrimonio inestimabile che continueremo a custodire e a valorizzare. Sumirago le è profondamente grata per aver contribuito a farla conoscere in ogni angolo del globo. La sua eredità vivrà nelle sue creazioni, ma anche nel cuore di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla”.
Anche a Golasecca, il paese natale, il cordoglio è profondo. “Era molto amata e conosciutissima - ricorda il sindaco Claudio Ventimiglia -. Il 27 settembre 2019 è stata madrina d’eccezione all’inaugurazione del museo cittadino G.A.M. In quella circostanza aveva donato alcuni tessuti per arredare la sala principale del polo culturale”. Profonda commozione in tutto il Varesotto che Rosita Missoni ha molto amato: “È la mia terra, una terra meravigliosa”, diceva.