Varese, 2 gennaio 2025 – Lutto nel mondo della moda: è morta Rosita Jelmini Missoni, stilista che, insieme al marito Ottavio, aveva fondato dal nulla il celebre marchio divenuto famoso in tutto il mondo. Aveva 93 anni e aveva fatto dei colori e delle righe il marchio di fabbrica di casa Missoni, senza mai dimenticare le profonde “radici” nel Varesotto e in particolar modo a Sumirago, dove la famiglia risiede da sempre.
Fontana: “Ha portato il Made in Italy nel mondo”
“La scomparsa di Rosita Missoni, stilista e imprenditrice lombarda conosciuta in tutto il mondo, ci addolora. Una grande perdita per l'Italia, la Lombardia e per la provincia di Varese dove è nata e ha vissuto”, ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, esprimendo alla famiglia il cordoglio suo e dell'intera Giunta regionale. “Con 'Taì’, come tutti chiamavamo il suo compianto marito Ottavio, atleta e creativo della maison - ha proseguito Fontana - Rosita era molto legata alla provincia di Varese e la loro azienda ha sempre mantenuto la sede principale a Sumirago, scegliendo di allestire nella frazione Albusciago il museo aziendale. L'affetto della famiglia Missoni per Varese è stato ricambiato in varie occasioni. Mi piace citare la 'sala Missoni’ che che è uno dei punti di forza del MA*GA di Gallarate e che celebra l'impresa simbolo del Made in Italy e del Made in Lombardia, con le sue famose trame multicolori”.
“Con la scomparsa di Rosita Missoni perdiamo una figura straordinaria, un'icona di stile e creatività che ha saputo portare nel mondo l'eccellenza lombarda e il valore dell'artigianalità italiana”, ha detto l'assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Francesca Caruso, esprimendo il suo cordoglio per la scomparsa della stilista. “La sua visione unica, caratterizzata da un raffinato equilibrio tra innovazione e tradizione – ha scritto Caruso in una nota - ha rivoluzionato il mondo della moda, regalando al pubblico capi inconfondibili che narrano storie di bellezza e autenticità. Rosita Missoni è riuscita a portare la provincia di Varese nel mondo, coniugando l'artigianalità, il gusto, il colore e lo stile con l'operosità tipica dei lombardi, dimostrando il profondo legame con il territorio e la capacità di valorizzarne le radici attraverso il design”. “Il suo amore per il territorio lombardo e il suo impegno nel far conoscere l'eccellenza del Made in Italy – ha concluso l'assessore - l'hanno resa una stilista di fama internazionale. Il contributo che Rosita Missoni ha offerto al mondo della moda e del design non sarà mai dimenticato e resterà un'eredità indelebile che ispirerà le generazioni future”.
“Ho appreso con grande dispiacere della scomparsa di Rosita Missoni. Il talento e la passione con cui questa straordinaria imprenditrice ha contribuito a promuovere il nostro Made in Italy, rendendolo un simbolo di eccellenza in Italia e nel mondo, resteranno sempre patrimonio del nostro tessuto imprenditoriale. Una donna forte e determinata, che ha saputo onorare anche la memoria delle foibe con grande sensibilità, condividendo questo impegno con il marito Ottavio”, ha scritto il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
“Con profondo cordoglio Confimprenditori si unisce al dolore per la scomparsa di Rosita Missoni, figura emblematica della moda italiana e fondatrice, insieme al marito Ottavio, della celebre casa di moda che porta il loro nome”, ha affermato in una nota il presidente di Confimprenditori, Stefano Ruvolo. “Rosita Missoni ha rappresentato non solo un'icona di creatività e stile, ma anche un simbolo dell'eccellenza del Made in Italy nel mondo. Con il suo straordinario talento e la sua visione innovativa ha contribuito a trasformare il settore della moda in un'arte riconosciuta e apprezzata a livello internazionale, mantenendo sempre salde le radici nella tradizione e nei valori italiani”, ha aggiunto.
Affetto e cordoglio
Appena si è diffusa la notizia, diversi i messaggi di affetto e cordoglio apparsi sui social. A mostrare subito vicinanza alla famiglia sono stati il Presidente e la direttrice del Museo MA*GA, Mario Lainati e Emma Zanella, il team del Museo e L'Associazione Amici del MA*GA: “Ricordiamo con affetto Rosita Missoni, indimenticabile imprenditrice, donna di grande cultura e simbolo di eleganza e creatività italiana che è sempre stata vicina al nostro museo. Il suo spirito e la sua visione continueranno a ispirarci e guidarci”. Poi, gli Amici di Piero Chiara: “Abbiamo avuto il privilegio di conoscere RositaMissoni quale nostra amica, prima che come grande imprenditrice che con l’amato Ottavio ha fatto grande lo stile Made in Italy… anzi, Made in Varese, scrivendo il proprio nome indelebilmente nel mondo della moda e del design”. E la Piero Galli Italy: “Vicini ad Angela, Luca ed alle loro famiglie in questo momento di grande dolore per la perdita della adorata mamma Rosita”.
Un ricordo anche da chi aveva avuto la possibilità di conoscerla o di lavorarci insieme. “Condoglianze alla famiglia per la quale ho avuto il piacere di lavorare per più di 30 anni. Ora per la persona stupenda che eri raggiungi sicuramente in paradiso il tuo amato marito Ottavio e tuo figlio Vittorio”, ha scritto Gabriele su Facebook. Seguito da Massimiliano: “Le mie più sentite condoglianze per la perdita della sig.ra Rosita, una persona unica, speciale, carismatica e di un’intelligenza e simpatia uniche. La conoscevo personalmente ed ho un bellissimo ricordo delle chiacchierate fatte assieme durante il mio lavoro di tecnico elettronico”. E Gloria: “Mi capitò di andare nella loro casa di Varese una famiglia meravigliosa”.
La famiglia e gli studi
Rosita Jelmini nasce nel 1931 a Golasecca, in provincia di Varese, da una famiglia di imprenditori tessili specializzati nella produzione di vestaglie e scialli ricamati. Poco lontano da casa sorge la fabbrica fondata dai nonni materni, i Torrani, nella quale lavorano i genitori Angelo Jelmini e Diamante Torrani. Studia lingue al Collegio Rosetum di Besozzo e nel 1948 si diploma. Poi si reca a perfezionare la conoscenza della lingua inglese a Londra.
L’incontro con Ottavio Missoni
Proprio a Londra, Rosita conosce Ottavio Missoni, che era lì con la Nazionale Italiana di Atletica leggera per partecipare alle Olimpiadi. Terminati gli studi Rosita comincia a collaborare alla parte creativa nell’attività di famiglia seguendo il lavoro del padre. Nel 1951 Rosita e Ottavio si fidanzano e nel 1953 si sposano.
Un piccolo laboratorio
Rosita e Ottavio, insieme, sviluppano un’attività di maglieria, in un piccolo laboratorio di Gallarate. Il loro guisto ed estro danno vita a piccole collezioni di maglieria, sperimentando lavorazioni e accostamenti di colore mai visti prima, creano uno stile inconfondibile.
Il successo
Nel 1960 i loro abiti cominciano a comparire sulle riviste di moda. La prima sfilata nel 1966 presso il Teatro Gerolamo di Milano registra un grande successo grazie alla presentazione di una collezione di rottura rispetto agli schemi tradizionali nell’uso della maglia.
Nel 1970, gli abiti Missoni danno vita ad una nuova interpretazione grafica nell’abbigliamento: zigzag, righe, onde e fili fiammati a patchwork geometrici e floreali; è il put together che seduce i più sofisticati clienti italiani ed esteri. Missoni oggi è tra i rappresentanti dell’eccellenza della moda e del design italiano nel mondo.
Il passaggio di testimone
Dal 1997 Rosita passa il testimone ai figli Vittorio, Luca e per la moda ad Angela, dedicandosi alla linea “casa” Missoni Home, della cui Direzione Artistica è responsabile. Ottavio muore nel maggio del 2013, a 92 anni. Nonostante il grande impegno nel lavoro, Rosita è sempre riuscita a intrecciare sapientemente i valori dell'amore, dell'amicizia, dimostrando sempre che, dopo tutto, la famiglia è ciò che davvero conta.
Riconoscimenti artistici e accademici
Nel corso degli anni, Ottavio e Rosita Missoni sono stati insigniti di prestigiosi riconoscimenti artistici e accademici a livello nazionale e internazionale, da quello che è considerato l’Oscar della Moda il Neiman Marcus Fashion Award nel 1973, la Laurea Honoris Causa “Honorary Royal Designer for Industry” (HONRDI) del Royal Society of Art di Londra (1997), la Laurea ad Honorem del Central Saint Martin College of Art and Design di Londra (1999), la Laurea ad Honorem “Doctor of Humane Letters” dell’Academy of Art College di San Francisco (1999). È commendatore al merito della Repubblica italiana (1986). Nel 2014 è stata nominata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano “Cavaliere del Lavoro”, titolo precedentemente conferito ad Ottavio nel 1993.