REDAZIONE VARESE

Saldi, avvio flop: "Vendite col contagocce"

Varese, falsa partenza per la stagione degli sconti. I timori dei commercianti: purtroppo non ci dobbiamo aspettare grandi affari

di Lorenzo Crespi

Partenza in sordina per i saldi a Varese. Nella giornata di ieri non si è registrato l’assalto ai negozi. Di persone in giro per il centro ce n’erano parecchie, complice la bella giornata di sole che ha spinto molti a decidere di concedersi una passeggiata in città dopo i tanti giorni di zona rossa trascorsi in casa per le feste. Ma di varesini con sacchetti alla mano se ne vedevano pochi.

"È stata una giornata normale – commenta Alessio Sperati, titolare del negozio Zoopark e vicepresidente di Confesercenti Varese – abbiamo venduto qualcosa, ma niente rispetto agli altri anni, quando c’era la fila fuori dal negozio i primi giorni". Le prime sensazioni dunque non sono positive. Per stilare un bilancio indicativo bisognerà attendere almeno un paio di settimane, ma sull’andamento dei saldi incombe anche l’incognita legata alle limitazioni dovute all’emergenza sanitaria: dopo i giorni di ieri e oggi in zona gialla questo weekend sarà in vigore la zona arancione, che vieta gli spostamenti al di fuori del proprio Comune. La stagione dei saldi 2021 inoltre segue una fine di 2020 in cui le attività hanno subito numerose chiusure, tra il blocco di novembre e il periodo natalizio. Per Sperati sarebbe stato più utile posticipare la data di inizio, in modo da consentire agli esercenti di lavorare un altro mese prima del via agli sconti. "Altre regioni più lungimiranti come l’Emilia Romagna faranno iniziare i saldi il 30 gennaio – osserva – una mossa coraggiosa ma che dà dignità a chi lavora. Non si può far partire i saldi dopo un mese e mezzo che siamo stati chiusi". La prima giornata di saldi è stata poco significativa anche per la Valigeria Ambrosetti.

"Abbiamo effettuato più cambi per i regali di Natale che vendite per saldi – commenta il titolare Paolo Ambrosetti – non ci aspettiamo granché questa volta. Sarei già contento di fare gli stessi numeri dell’anno scorso, anche se non sarà così". Per Ambrosetti al di là dell’aspetto contingente di difficoltà legato alla pandemia è proprio il sistema dei saldi in generale a non funzionare più. "I saldi ormai non hanno più senso, i clienti possono comprare con sconti anche prima e non c’è più l’appeal di una volta. Bisognerebbe liberalizzare tutto lasciando ogni negozio libero di gestire gli sconti come meglio crede".