FEDERICA PACELLA
Cronaca

Sanatoria al palo. Per chiudere il 2020 serve un altro anno. Sospese 500mila vite

Il provvedimento straordinario per colf, badanti e lavoratori bloccato dalla carenza di personale in Prefetture e Questure. La mancata proroga dei contratti dei mille interinali causa dello stallo.

Sanatoria al palo. Per chiudere il 2020 serve un altro anno. Sospese 500mila vite

Sanatoria 2020 a rilento per la carenza di personale tra Prefetture e Questure, che ora dovranno gestire anche le pratiche dei flussi oltre all’ordinario, con gravi disagi per lavoratori e stranieri. Un quadro drammatico quello che emerge dal nuovo aggiornamento della campagna Ero Straniero (promossa da A Buon Diritto, ActionAid, Asgi, Fcei, Oxfam, Arci, Cnca, CILD, Fondazione Casa della carità Angelo Abriani, Radicali Italiani, con il sostegno di decine di organizzazioni), che monitora l’andamento della sanatoria avviata nel 2020 per colf, badanti e lavoratori agricoli (ma la maggior parte delle domande ha riguardato le prime due categorie). Di fatto, a 3 anni e 7 mesi, la procedura straordinaria è ancora in corso.

In Lombardia, emerge soprattutto il caso di Milano, dove delle 26.225 domande di emersione ricevute dalla Prefettura, al 21 luglio 2023 sono state definite il 59,21% del totale. Guardando ai permessi di soggiorno, a livello regionale quelli effettivamente rilasciati sono circa il 40% delle istanze accolte (dato al 19 maggio 2023). "Come avevamo previsto, la mancata proroga dei contratti dei 1000 interinali decisa dal Ministero, a favore di una nuova gara, ha mandato tutto in stallo", spiega Fabrizio Coresi, esperto di immigrazione di Action Aid dentro la rete Ero Straniero. In sostanza, per espletare le procedure di regolarizzazione 2020 erano state assunte circa 1000 persone, un organico aggiuntivo che ha svolto, oltre alle procedure di emersione, un compito vitale per l’intero comparto della PA impegnata nell’implementazione di diverse procedure in un periodo segnato da una iperproduzione normativa. Dal 2023, il governo ha optato per non prorogare più contratti, preferendo avviare una procedura negoziata nel marzo 2023. Solo il 19 ottobre, però, è stata aggiudicata la gara a favore dell’Associazione Temporanea di Impresa tra Adecco Italia Spa e Randstad Italia Spa.

"Siamo ancora alla fase di invio delle candidature. Di fatto dovrebbero iniziare a gennaio – spiega Coresi – quindi anche i 7 milioni di euro stanziati per il 2023 non saranno spesi". È del tutto evidente che questo organico sarà pienamente riattivato solo nel 2024, con la logica conseguenza che la regolarizzazione lanciata nell’agosto 2020 sarà ancora in corso per tutto il prossimo anno. E che succederà con i 500mila nuovi ingressi previsti dal nuovo decreto flusso per i prossimi 3 anni? "Vite sospese – il commento dei promotori di Ero straniero – di lavoratori e lavoratrici interinali, con contratti a scadenza che vengono attivati o accantonati a seconda delle lungaggini della burocrazia, e dei lavoratori e lavoratrici in emersione, che si sono fidati dello Stato per avere una propria stabilità, e così vengono ripagati".