Saronno (Varese), 31 gennaio 2017 - Santuario della Beata Vergine dei miracoli di nuovo nel mirino dei vandali: nelle ultime ore è comparsa la scritta «Siete pecorelle!» realizzata con vernice spray rossa sulla facciata che costeggia il primo tratto del viale pedonale che collega via Varese a via Primo Maggio. Il graffito situato proprio accanto al cartellone che illustra gli ultimi lavori di restauro realizzati nella cupola, in particolare alle statue lignee di sibille e profeti, cattura lo sguardo di tutti i passanti.
Davanti a quei caratteri cubitali realizzati con vernice spray rossa pellegrini, studenti e saronnesi si fermano, commentano e molti si allontanano scuotendo la testa. Vernice e «grafia» sono molto simili a quelle del graffito realizzato sul muro di Casa Morandi, lo spazio che ospita la biblioteca e la Sala Nevera usata per gli eventi espositivi, con lo slogan «Il fuoco divampa da carceri e Cie» accompagnato da un simbolo anarchico.
Il muro era stato ripulito la primavera scorsa dagli scout che per il centenario di presenza in città avevano deciso di compiere un intervento di cancellazione delle scritte e dei graffiti. Probabile ricondurre anche questi due graffiti all’opera dei giovani che gravitano intorno al centro sociale cittadino. Del resto l’ultima volta che era stato preso di mira l’edificio di culto più visitato della città, il santuario dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, erano comparsi slogan che inneggiavano al Telos e una bestemmia. In quell’occasione era stata usata però vernice spray nera. L’episodio aveva suscitato molto clamore in città con forti prese di posizione da parte dell’amministrazione comunale e anche del prevosto che non solo aveva condannato il gesto, ma aveva deciso che fino alla completa pulizia della facciata fosse posizionato un paravento per evitare che le scritte fossero visibili ai passanti.
Effettivamente i tempi per la tinteggiatura della facciata, trattandosi di un bene artistico e architettonico, sono decisamente lunghi. È necessario, come avvenuto anche in passato, contattare la Sovrintendenza ai beni culturali perché ovviamente l’intervento di manutenzione e cancellazione deve essere realizzato con la medesima tinta della facciata e senza che ne resti traccia. Sul problema dei graffiti è intervenuto recentemente anche il sindaco Alessandro Fagioli: «Come amministrazione provvediamo a pulire i muri comunali, tramite i voucher lavoro e con i tempi consentiti dal necessario iter burocratico, anche per dare il messaggio di un’attenzione al tema. Stiamo studiando iniziative ad hoc per coinvolgere i privati in un progetto che preveda magari l’utilizzo di vernici antigraffito in alcune zone particolarmente critiche».