
di Lorenzo Crespi
Il 2020 si appresta a lasciare spazio a quello che sarà un anno particolarmente importante sotto il profilo politico sul territorio. Nel 2021 andranno al voto i tre comuni più popolosi: Busto Arsizio, Varese e Gallarate. La pandemia ha rallentato i giochi anche sotto quest’aspetto e la campagna elettorale dovrà attendere tempi migliori, ma prima ancora vanno definite e ufficializzate le candidature. In casa centrodestra dopo le feste si entrerà nel vivo. L’obiettivo è puntare su tre nomi forti, dopo che le ultime amministrative sono state tutt’altro che favorevoli, con Luino e Saronno passate al centrosinistra.
In quest’ottica si legge la candidatura di Roberto Maroni a Varese, uomo di spicco della Lega intorno a cui costruire il progetto per la riconquista della città giardino. A Gallarate e a Busto invece, dove il centrodestra già governa, la direzione sembra essere quella di confermare i sindaci uscenti: il leghista Andrea Cassani da un lato ed Emanuele Antonelli per Fratelli d’Italia dall’altro. Il sindaco di Busto e presidente della Provincia non ha ancora sciolto la riserva, ma il suo partito è pronto a sostenerlo. "La candidatura è subordinata alla sua volontà di candidarsi – spiega il coordinatore provinciale Andrea Pellicini – nel momento in cui dovesse ricandidarsi avrà tutto il nostro appoggio. È un sindaco uscente che ha lavorato bene, e non ci sono motivi per cui non sia candidato per tutto il centrodestra". Una scelta che Pellicini giudica anche sotto il profilo dell’equilibrio politico. "Se a Varese e a Gallarate ci saranno candidati sindaci della Lega è normale che a Busto ci sia Antonelli". Ma in questo quadro il grande escluso rischia di essere Forza Italia, che non avrebbe così un suo uomo da esprimere come candidato sindaco.
L’ultimo primo cittadino azzurro nei tre grandi centri della provincia è stato Gigi Farioli, dal 2006 al 2016 a Busto, mentre Gallarate era stata guidata da Nicola Mucci dal 2001 al 2011. Erano certamente altri tempi per il partito di Berlusconi dal punto di vista del consenso e del peso in coalizione, ma Forza Italia vuole fare la sua parte. In tal senso si leggono le dichiarazioni di Giuseppe Taldone, vice commissario provinciale, che si è espresso in merito alle prossime elezioni. "Ad oggi – dice – nulla può essere dato per scontato o precostituito o calato dall’alto, tanto meno riguardo le riconferme dei sindaci nelle grandi realtà, senza che prima ci si sieda ad un tavolo comune per confrontarci e discutere, trovando una sintesi che spero soddisfi le legittime aspettative di tutti".