
La cittadina di Samarate, 16.200 abitanti in provincia di Varese
Varese – Samarate è una delle tante cittadine di provincia adagiate nella verde pianura lombarda tra Milano e Varese. D’estate il caldo picchia insopportabile, d’inverno la nebbia confonde le sagome dei campanili. Nella periferia residenziale, le vie sono ordinate, pulite, con villette a schiera e palazzine basse che si alternano tra piccoli giardini ben curati. Qui la comunità si conosce, si salute, condivide momenti di vita quotidiana. Sembra impossibile che in questo luogo così ordinario, così uguale a tanti altri, nell’arco di 14 anni quattro donne siano state uccise da tre uomini, in tre diversi delitti, a distanza di poche centinaia di metri l’una dall’altra.
Percorrendo questo triangolo della morte, che in appena un chilometro unisce via San Giovanni Bosco, via Torino e via dei Faggi, non è facile immaginare il male che si è lasciato dietro quattro nomi: Teresa Stabile, Marianna Ricciardi, Stefania e Giulia Pivetta, madre e figlia. Tutti omicidi che rispondono perfettamente alla definizione di femminicidio: delitti, cioè, consumati in un contesto di sopraffazione, controllo o possesso per mano di uomini con cui le vittime avevano un legame.