REDAZIONE VARESE

Sconto benzina "battezzato" 20 anni fa: stop ai turisti del rifornimento

Il provvedimento fu varato dalla Regione nel 2000 per superare la concorrenza delle stazioni elvetiche

Ha una storia lunga 20 anni la carta sconto benzina. Lo strumento fu introdotto nel 2000 dalla Regione Lombardia per porre un freno a quello che era diventato ormai un fenomeno ricorrente tra i varesini il rito del rifornimento nella vicina Svizzera, dove il prezzo del carburante era notevolmente più basso. Un “turismo del pieno“ che però portava effetti negativi pesanti sulle attività di confine, con gli impianti sul lato italiano che soffrivano la concorrenza con la Confederazione. L’introduzione di questa misura, che ebbe fra i suoi promotori l’ex sottosegretario Giancarlo Giorgetti (foto) permise così di agevolare tanto gli automobilisti quanto i gestori. Furono introdotte due fasce: la A, per i residenti entro i 10 km dal confine, e la B per i residenti tra i 10 e i 20 km, con un valore dello sconto volatile, ovvero suscettibile ad aumenti e riduzioni in base agli andamenti dei prezzi della benzina nei due paesi.

E negli anni le modifiche al rialzo o al ribasso sono state apportate più volte, fino all’ultima riduzione di marzo. Per poter usufruire della riduzione bisognava richiedere un’apposita tessera, denominata proprio “carta sconto benzina“, che restò in vigore fino al 2011, quando fu sostituita dalla carta regionale dei servizi. Un’altra novità ci fu nel 2015, quando dopo numerose richieste e mobilitazioni venne introdotto anche lo sconto per il gasolio, del valore di 8 centesimi e riservato ai soli residenti della fascia A. Uno sconto attualmente sospeso, in attesa di capire se le fluttuazioni dei prezzi al di qua e al di là del confine potranno portare prossimamente a reintrodurre la riduzione.

L.C.