PAOLO CANDELORO
Cronaca

A Varese la buona scuola di Marchesi

Villa Mylius ospiterà l'Accademia del gusto e delle arti voluta dal celebre chef pluristellato. Firmata la convenzione con Palazzo Estense

Villa Mylius

Varese, 2 marzo 2016 - Via libera all’Accademia del gusto e delle arti di Villa Mylius: lo storico edificio settecentesco di via Gorizia ospiterà la scuola culinaria di alto perfezionamento voluta da Gualtiero Marchesi. Ieri, infatti, è stato siglato l’accordo fra il Comune - proprietario della struttura appartenuta alla famiglia Babini Cattaneo - e la fondazione presieduta dal celebre chef e ristoratore milanese. Dopo l’intesa con la Regione, che contribuirà all’iniziativa versando metà dell’importo necessario, è arrivata dunque la convenzione di Palazzo Estense per la concessione degli spazi. "Sarà l’accademia del buono e del bello - ha commentato il sindaco Attilio Fontana -, una scuola di cucina, d’arte e di tante bellezze nella splendida cornice di un’altra bellezza: Villa Mylius. Si tratta di una iniziativa davvero importante, un percorso formativo di primo livello".

Villa Mylius diventerà quindi un polo di eccellenza culturale, sede di un progetto finalizzato a introdurre i bambini al mondo della gastronomia e, soprattutto, a istituire corsi internazionali di alta cucina. Le lezioni partiranno nel settembre del 2018, al termine degli interventi di riqualificazione per i quali sta per partire l’iter burocratico di assegnazione del progetto (che sarà seguito dall’affidamento dei lavori). Lo splendido edificio di via Gorizia ospiterà contemporaneamente circa 60 allievi (20 per tipologia di corso), il 30% dei quali saranno lombardi, che beneficeranno anche di agevolazioni tariffarie. "I corsi - ha spiegato il vicepresidente della Fondazione Gualtiero Marchesi, Angelo Dandolo - costeranno circa la metà rispetto alle tariffe applicate da una scuola francese molto simile alla nostra, ma tutto dipenderà anche dall’entità dei fondi che riusciremo a ricevere tramite il coinvolgimento di grandi aziende agroalimentari".

Oltre alle sale di formazione e dimostrazione per i cuochi, Villa Mylius ospiterà esposizioni fruibili al pubblico (al piano terra) - fra le quali una mostra permanente dedicata alla cucina italiana dagli anni ’60 ad oggi e all’esperienza di Gualtiero Marchesi e una biblioteca con testi di gastronomia -, mentre i piani superiori saranno dedicati anche alla musica e ad altre arti. Le lezioni per i cuochi si terranno di giorno, mentre alla sera verranno organizzati corsi gourmet aperti a tutti.

Il costo complessivo degli interventi di ristrutturazione è pari a sei milioni e mezzo di euro: la Regione ne verserà la metà, mentre il resto sarà suddiviso fra Comune (1.725.000), Fondazione Cariplo (un milione) e Fondazione Gualtiero Marchesi (500mila). Resta il nodo del parcheggio, per il quale - ha assicurato Fontana - esiste già un progetto che sarà valutato prossimamente. Villa Mylius, dunque, si appresta a diventare il punto di riferimento della cucina varesina: una villa "pluristellata", come Marchesi.