MARIA GRAZIA LEPORATI
Cronaca

"Se mi hai voluto, ora tienimi con te". Parlano un Fido, Micio e una tartaruga

Le loro parole offrono uno spunto di riflessione sull’importanza del rispetto e della comprensione .

In un rifugio per animali abbandonati, tre siedono davanti a noi, un Pitbull, una “tartarughina” che peserà tre chili e un Soriano. Proviamo a intervistarli:

Ciao ragazzi, come vi chiamate? Perché vi trovate qui?

"Io mi chiamo Roby. Sono scappato perché ero costretto a lottare con altri cani e gli uomini scommettono su di noi. In queste lotte clandestine bisogna uccidere l’animale avversario e nel farlo si rischia la vita o comunque ci si fa sempre molto male!"

"Io sono Ugo. Dal momento in cui ho cominciato ad avere dimensioni fuori dalla norma mi hanno abbandonato, anziché consegnarmi al Corpo Forestale dello Stato. Appartengo ad una specie protetta, io!"

"Io sono Ginger, mi hanno lasciato in strada da solo perché rovinavo il divano della padrona.. Io le unghie me le faccio così, non con il semi-permanente!

Preferireste essere di nuovo adottati o rimanere in custodia all’ENPA?

"Vorrei essere adottato da persone responsabili e che mi vogliano bene! Penso che un animale adottato debba entrare a far parte della famiglia!"

"Io per ora mi accontenterei di un po’ di lattuga o qualche piccolo insetto.. Corriamo a mangiare! (che, detto da lui, ci fa sorridere)".

(Miagolio indistinto del gatto, che già dorme profondamente a causa della stanchezza e sogna una nuova casa e una nuova famiglia)