Malnate, 9 ottobre 2024 – Carcere a vita per il “volontario” assassino della mite pensionata. La Corte di Appello di Milano ha confermato l’ergastolo per Sergio Domenichini, 67 anni, già condannato dalla Corte d’Assise in tribunale a Varese nel processo di primo grado, terminato nel febbraio di quest’anno. L’uomo è stato riconosciuto colpevole di aver ucciso la 73enne Carmela Fabozzi, eliminata nella sua casa di corte a Malnate, alle porte di Varese.
L’anziana, secondo gli inquirenti, fu uccisa per rapinarla dei pochi averi custoditi in casa. L’assassinio risale al 22 luglio 2022. La donna fu colpita nella sua abitazione di via Sanvito, dove viveva sola da quando era rimasta vedova, qualche anno prima.
Secondo gli accertamenti Domenichini – che venne arrestato qualche giorno dopo, di ritorno dalle vacanza con la compagna, pagate proprio con il ricavato della rapina seguita al brutale omicidio – massacrò la pensionata colpendola alla testa con un vaso recuperato su un mobile della casa, fino a ucciderla. Poi s’impadronì di gioielli e telefoni cellulari, in parte venduti in un Compro Oro della zona per pagarsi la villeggiatura al mare.
Il corpo della donna fu trovato dal figlio, che era andato a trovarla come faceva quasi ogni giorno. Domenichini fu incastrato dalle impronte digitali lasciate sul vaso e da un traccia di Dna rimasta sotto le unghie della donna, che aveva tentato un’estrema difesa. Non solo. Nel corso delle indagini emerse che il 67enne, nel corso di un’esperienza come volontario in un’associazione per anziani, aveva conosciuto Carmela, accompagnandola in più di un’occasione a casa.
Ha fatto flop anche in secondo grado la linea difensiva dell’uomo, che ha sempre negato ogni addebito, dichiarando di aver trovato la donna già morta e di averla "solo derubata". I giudici non gli hanno mai creduto.