REDAZIONE VARESE

Sfide a tutta velocità. Quattro “piloti” nei guai: "E non finisce qui"

Laveno Mombello, l’amministrazione ha speso 150mila euro per il nuovo impianto di videsorveglianza e letture targhe. Primi risultati.

Il sindaco lamenta nella lotta agli eccessi di velocità sulle strade la difficoltà nell’istituire per legge controlli “in incognito” delle forze dell’ordine

Il sindaco lamenta nella lotta agli eccessi di velocità sulle strade la difficoltà nell’istituire per legge controlli “in incognito” delle forze dell’ordine

Sono numerose le segnalazioni giunte all’amministrazione comunale da parte di cittadini e turisti esasperati. Tutt’altro che casi isolati quelli delle auto e moto che sfrecciano a tutta velocità nelle vie del centro e lungo le strade comunali e provinciali. Un problema che tocca anche i paesi limitrofi. A Laveno Mombello la risposta del Comune è giunta tramite gli investimenti in sicurezza, con il nuovo impianto di videosorveglianza e di lettura targhe: in tre anni sono stati investiti circa 150mila euro. Novità tecnologiche utili per l’attività della Polizia locale in stretta collaborazione con le forze dell’ordine. "Purtroppo le corse sono molte, sia di autovetture sia di motocicli, e sanzionare i contravventori è difficile perché è limitata la possibilità delle forze dell’ordine di presidiare in incognito le strade", commenta il sindaco Luca Santagostino.

Ma gli accertamenti eseguiti con le videocamere fisse e mobili, con i varchi di lettura targhe e altre attività di indagine hanno portato ai primi risultati. Sono stati denunciati quattro automobilisti che gareggiavano lungo via Roma e via Monteggia ed è stato fermato e sanzionato un giovane motociclista che sfrecciava in piena notte, a fari spenti, con il silenziatore irregolare e su una sola ruota nel centro del paese. Ora per le persone identificate si apre il percorso giudiziario . Ma il sindaco promette che non finisce qui. "È solo l’inizio perché le informazioni raccolte sono molte e le persone si sono rese anche conto che non è sufficiente lamentare un comportamento irregolare perché sia punito e quindi inizia anche a fare circolare sui social video e fotografie di auto e moto che sfrecciano a tutta velocità e queste immagini sono preziose fonti investigative per stringere il cerchio sui responsabili e coglierli in flagranza di reato". Con la videosorveglianza sono stati identificati anche altri reati, come il danneggiamento di auto e arredo pubblico.

Lorenzo Crespi