Un “copione“ già visto: in via Lazzaretto a Gallarate ieri mattina sono tornati i mezzi e le forze dell’ordine per effettuare lo sgombero delle roulotte delle famiglie Sinti gallaratesi che dal 2021 si erano di nuovo sistemate nella zona da cui erano state sgomberate nel 2018. Una storia infinita, ieri mattina un altro capitolo. Sul posto Polizia, Polizia locale, carabinieri, vigili del fuoco, operatori della Croce Rossa e personale dei servizi sociali. L’operazione è cominciata intorno alle nove con i mezzi che hanno agganciato le prime “case mobili“ per essere portate via, mentre l’area è stata posta sotto sequestro per impedire di nuovo l’occupazione. Dodici le persone indagate.
Secondo quanto accertato in via Lazzaretto, sul terreno di proprietà comunale e secondo il Pgt con destinazione agricola, erano tornate cinque famiglie, complessivamente venti persone, tra cui alcuni minori; dieci i caravan, una casa mobile e una costruzione in legno. Durante la rimozione in via Lazzaretto era presente Pino Saccone, muratore, portavoce della comunità Sinti: "Sono tornato dal lavoro, qui è un disastro, portano via tutto, adesso dove andremo?". Un copione già visto nel 2018, ma allora il numero di Sinti erano più numeroso, un centinaio, una quarantina i minori.
Dopo quell’azione decisa dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea Cassani non mancarono le manifestazioni di protesta. Ma l’area, di proprietà comunale, fu sgomberata. Sembrava un capitolo chiuso come il braccio di ferro con il Comune e cause legali tra le parti, invece nel 2021 alcune famiglie sono tornate di nuovo in via Lazzaretto. Va ricordato che lo scorso anno, il 10 febbraio, era stato effettuato un sopralluogo da parte della Polizia locale e dei funzionari dell’Urbanistica che avevano riscontrato "l’occupazione permanente di suolo a fini abitativi, senza titolo, da parte di 5 nuclei familiari, per un totale di 15 persone". Era seguita il 20 marzo 2023 l’ordinanza che obbligava i Sinti alla "rimozione, a proprie spese, delle opere abusivamente realizzate".
E nel tardo pomeriggio di ieri, il colpo di scena. Una famiglia sgomberata da via Lazzaretto è arrivata in via Curtatone e dopo aver sfondato la porta, anche attraverso l’uso di un flessibile, ha occupato abusivamente un alloggio Aler, abitazione assegnata a un anziano disabile al momento ricoverato in una struttura sanitaria. Nel cortile della palazzina è andata poi in scena la protesta delle altre famiglie allontanate da via Lazzaretto, con un tentativo di dar fuoco a materassi e cartoni subito bloccato. Sul posto Polizia Locale, carabinieri e Polizia di Stato. Le forze dell’ordine hanno avviato una trattativa per far uscire dall’alloggio occupato marito, moglie incinta e due minori.