
Oscurati 50 siti di scommesse online sconosciuti al fisco
Varese, 31 marzo 2025 – Cinquanta siti di scommesse online sconosciuti all’Erario, perché privi dell’autorizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Li hanno individuati e oscurati i finanzieri del Comando Provinciale di Varese, che ipotizzano anche l’evasione di canoni concessori per 350 milioni di euro.
L’indagine è nata nell’ambito della tutela del gioco legale. Le Fiamme Gialle della Compagnia di Gallarate hanno individuato un primo sito di gioco online illegale che utilizzava una geolocalizzazione legata a un indirizzo inesistente a Gallarate. Successivamente, dall'analisi della sedicente società proprietaria della pagina web, è stato possibile censire ulteriori 49 siti di gioco online tutti accomunati dalla stessa indicazione societaria, risultata inesistente. Luoghi virtuali che riproducevano tutti i più famosi giochi online presenti nei portali autorizzati dall'Agenzia delle Dogane e Monopoli e che permettevano di scommettere sui principali eventi sportivi.
Siti mascherati da portali legali
In questo modo, agli occhi dei giocatori, apparivano perfettamente identici a quelli legali. Una circostanza possibile perché i creatori dei siti di gioco avevano ottenuto la licenza dallo stato di Curaçao (Caraibi), potendo dunque acquistare i software di gioco e riprodurli sulle proprie pagine online. Nello specifico - si legge in una nota della Gdf - si tratta di un'isola caraibica, già ampiamente nota alla polizia economico-finanziaria per pregresse indagini che hanno riguardato la criminalità organizzata che gestisce piattaforme illegali online locate proprio in questi luoghi, che ha un'economia basata principalmente sul turismo, sul settore finanziario offshore e, dagli anni '90, sul gioco d'azzardo online.
Il legame con l’isola di Curaçao
Il governo di Curaçao ha visto nel settore delle scommesse un'opportunità per attirare investimenti stranieri e generare entrate fiscali, offrendo un regime normativo flessibile e conveniente. Grazie ai bassi costi di licenza, alla tassazione favorevole e alla regolamentazione meno rigida, tale Stato è diventato una delle giurisdizioni più popolari per gli operatori di gioco online, anche se la sua licenza è talvolta criticata per la scarsa tutela dei giocatori. Infatti, il rischio per tutti gli avventori è relativo proprio alla scarsa trasparenza di chi gestisce tali piattaforme con un concreto rischio di non ricevere le vincite promesse, di giocare con percentuali di vincita inferiore ovvero di perdere il proprio saldo di gioco senza alcuna possibilità di recuperarlo. Inoltre, tali piattaforme richiedono pagamenti mediante canali alternativi a quelli bancari o di altre piattaforme compiutamente tracciabili e non permettono la verifica della maggiore età dei giocatori e tanto meno la possibilità di autoescludersi dal gioco, facoltà offerta nei confronti dei soggetti ludopatici.
Il giro d’affari del settore
Il totale nazionale dell'azzardo su rete fisica è stato pari a 68 miliardi di euro nel 2023 mentre quello online pari a 82 miliardi di euro nel medesimo anno, confermando dunque il mondo virtuale quale territorio preferito dai giocatori. In provincia di Varese, invece, dall'analisi degli ultimi dati sul gioco legale in Italia, pubblicati dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel 2019, e' emerso come, in un solo anno, siano stati giocati oltre un miliardo di euro, pari a circa il 10 per cento delle giocate di tutta la Lombardia e nel 2023 questo importo sia aumentato fino a quasi 2 miliardi di euro.