ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Azzate, sos di Anpi e sindacati contro Do.Ra: "Il fascismo è un crimine"

Varese, l’episodio del gruppo Do.Ra. sarà portato anche all’attenzione del Parlamento con un’interrogazione del segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.

Sos di Anpi e sindacati  "Il fascismo è un crimine"

Sos di Anpi e sindacati "Il fascismo è un crimine"

Quanto accaduto durante la celebrazione dell’anniversario della Liberazione, il 25 Aprile, ad Azzate con l’irruzione dei neofascisti del gruppo Do.Ra. è motivo di forte preoccupazione per l’Anpi (Associazione Partigiani) e per i sindacati Cgil, Cisl e Uil della provincia di Varese che intervengono sull’episodio che sarà portato anche all’attenzione del Parlamento con una interrogazione presentata da Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana. Sono stati momenti di alta tensione, ad evitare che la situazione degenerasse con più gravi conseguenze l’intervento delle forze dell’ordine. Scrivono l’Associazione partigiani e i tre sindacati: "Il gruppo dei Do.Ra. come si legge sul loro sito web, si dichiara "ancorato al fascismo e al nazionalsocialismo". Il sentimento prevalente che ci accomuna alla comunità di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, è di profonda inquietudine. Preoccupazione e inquietudine per l’azione fortemente provocatoria di questo gruppo, avvenuta proprio nell’anniversario della Festa di Liberazione, il 25 Aprile, la data fondante della nostra democrazia, il giorno in cui si celebra la fine della guerra, la vittoria della Resistenza e la Liberazione dall’occupazione nazifascista. Ci rimettiamo alle indagini e alla valutazione delle forze dell’ordine, ma l’azione di Do.Ra. è apparsa come un atto premeditato e dall’intento palesemente intimidatorio". Prosegue la nota congiunta "Vogliamo lanciare un messaggio chiaro: il nazi-fascismo è e resterà un crimine. Sono intollerabili, oltreché illegali, tutte le manifestazioni apologetiche, irruzioni e cortei squadristi, saluti romani, e soprattutto ogni forma di violenza. Non smetteremo di chiedere lo scioglimento di tutti quei movimenti innegabilmente ispirati al fascismo e al nazismo. Irruzioni come quella di martedì 25 aprile scorso preoccupano e fanno riflettere, non devono essere sottovalutate. In un momento nel quale la crisi segna ancora la condizione di lavoratori, pensionati, disoccupati e migranti, alimentare divisioni e tentazioni autoritaristiche impone a tutti i soggetti politici e istituzionali una ferma denuncia". Gli stessi militanti neonazisti a marzo avevano organizzato un presidio contro il conferimento del comune di Azzate della cittadinanza onoraria alla senatrice a vita, testimone dell’orrore dell’Olocausto, Liliana Segre.