
Tra Malnate e Vedano Olona, piazza “degli affari” controllata con l’arma d’assalto. In carcere due maghrebini. Oltre alle armi sequestro di eroina, coca e hashish.
Per difendere da altri clan la zona boschiva in cui spacciavano avevano a disposizione persino un Kalashnikov già pronto all’uso. Sono stati arrestati dalla Polizia di Stato di Varese due nordafricani di 23 e 32 anni, pregiudicati e irregolari sul territorio nazionale. L’accusa è di detenzione ai fini di spaccio di cocaina, eroina e hashish, oltre al porto illegale di un fucile da caccia e appunto dell’Ak-47. In seguito a informazioni confidenziali che segnalavano la presenza di spacciatori nei boschi tra Malnate e Vedano Olona è iniziata l’attività di monitoraggio da parte dei poliziotti. Le perquisizioni dell’area permettevano di individuare una tenda di fortuna costruita sotto il ponte delle Ferrovie Nord, al confine tra i due comuni. Gli agenti notavano due persone di origini maghrebine che uscivano dalla struttura improvvisata per raggiungere un’altra area boschiva, dove iniziava il classico carosello di macchine, tipico delle attività di spaccio, che nel gergo dei tossicodipendenti era individuato come "allo sterrato". I successivi appostamenti facevano emergere una situazione di particolare pericolosità, in quanto i pusher ostentavano come forma di controllo e presidio dell’area "lavorativa" il possesso di armi lunghe tra cui il Kalashnikov, nonostante il luogo fosse circondato da strade ad alto scorrimento veicolare nonché un polo industriale.
La Squadra Mobile è dunque intervenuta lo scorso mercoledì, nel momento in cui uno dei due spacciatori si allontanava dalla postazione per raggiungere un vicino supermarket, dove veniva subito bloccato e portato via. A quel punto, rimasto nel bosco un solo pusher, comunque in possesso di due fucili, i poliziotti accerchiavano l’area con diverse macchine civetta e azionando i sistemi di allarme raggiungevano la boscaglia bloccando l’intero tratto stradale. Lo spacciatore tentava la fuga lanciandosi in un dirupo dopo aver buttato le armi e un marsupio, ma veniva bloccato mentre venivano recuperati i fucili e il marsupio, che conteneva droga e soldi. Nella "postazione di lavoro" e nella tenda dove i due pusher dormivano venivano trovati una pistola scacciacani, munizioni e il materiale per il confezionamento della droga. In totale sequestrati 100 cartucce, 90 grammi di eroina, 150 di cocaina e 80 di hashish.
Lorenzo Crespi