![Il fucile da caccia e il Kalashnikov sequestrati nell'area boschiva Il fucile da caccia e il Kalashnikov sequestrati nell'area boschiva](https://www.ilgiorno.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ZTc0YmMxMjEtNzBkMi00/0/varese-polizia-arresta-due-pusher-con-un-ak-47-e-un-fucile-da-caccia-a-malnate-foto.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Il fucile da caccia e il Kalashnikov sequestrati nell'area boschiva
Varese – Spaccio nei boschi armati di fucile da caccia e Kalashnikov. La Polizia ha arrestato due cittadini nordafricani di 23 e 32 anni, entrambi pregiudicati e irregolari, detenzione ai fini di spaccio e porto illegale di armi, tra l’altro risultate rubate.
Il blitz è scattato nella mattinata di mercoledì scorso, 12 febbraio. nei boschi tra Malnate e Vedano Olona. L’attività, che si aggiunge alle numerose operazioni della Squadra Mobile di Varese volte al contrasto del fenomeno dello spaccio di droga nelle aree boschive della provincia di Varese, ha preso spunto alcuni giorni prima da informazioni confidenziali che segnalavano, in una generica area boschiva ai confini tra i comuni di Malnate e Vedano Olona, la presenza di una ‘batteria’ di pusher che dormivano e spacciavano al suo interno.
Sulla base degli elementi acquisiti, venivano effettuate alcune perlustrazioni della fitta area boschiva segnalata, che consentivano di individuare una tenda di fortuna costruita sotto il ponte delle Ferrovie nord. Il costante monitoraggio della zona, di difficile attuazione per le impervie condizioni del terreno, permetteva agli agenti di osservare due soggetti uscire dalla struttura improvvisata ed avviarsi all’interno della boscaglia, per raggiungere una seconda area boschiva, dove poco dopo aveva inizio il classico carosello di macchine, tipico delle attività di spaccio, che nel gergo dei tossicodipendenti era individuato come “allo sterrato”.
I successivi appostamenti facevano emergere una situazione di particolare pericolosità in quanto i pusher, nel compimento della loro attività delittuosa giornaliera, ostentavano come forma di controllo e presidio dell’area il possesso di armi ‘lunghe’, fra le quali era ben riconoscibile un Kalashnikov, cariche e adeguatamente imbracciate per un pronto utilizzo, nonostante il luogo fosse circondato da strade ad alto scorrimento veicolare e da un un polo industriale.
Da qui la necessità di intervenire nel più breve tempo possibile e in sicurezza, azione che veniva organizzata e attuata dalla Squadra Mobile di Varese in tutta rapidità nella mattinata di mercoledì quando, arrivati i due stranieri nel bosco, sempre armati di fucile, si attendeva il momento più propizio per intervenire, poi individuato nel frangente in cui uno dei due pusher si allontanava dalla postazione per raggiungere un vicino supermarket dove veniva immediatamente bloccato e portato via.
A questo punto, rimasto nel bosco un solo pusher, comunque in possesso di due fucili, i poliziotti accerchiavano l’area con diverse macchine civetta e, azionando i sistemi di allarme, raggiungevano la boscaglia bloccando l’intero tratto stradale. Lo spacciatore, colto di sorpresa, tentava una prima fuga verso la zona industriale e, trovandosi anche quella strada bloccata da altre pattuglie, sempre portando con sé le armi, tentava un’ultima e disperata azione di fuga abbandonando armi e un marsupio, lanciandosi in un vicino dirupo, venendo però bloccato dagli uomini della Squadra Mobile.
Ripercorso il tragitto di fuga venivano recuperati i due fucili, risultati essere un fucile da caccia e un fucile d’assalto tipo AK–47, entrambi con cartuccia camerata e pronti all’uso. Veniva anche recuperato il marsupio, risultato contenere droga e soldi ed infine, dalla perquisizione della “postazione di lavoro”, veniva trovato uno zaino con all’interno una pistola scacciacani, ulteriore munizionamento e il classico materiale per la pesatura e il confezionamento delle dosi di droga da vendere.
Anche l’ultima perquisizione fatta alla tenda dove i due dormivano, effettuata con ausilio di unità cinofile, dava esito positivo in quanto consentiva di rinvenire ulteriore munizionamento e materiale per il confezionamento delle dosi di droga. L’operazione, nel suo complesso, ha consentito di sequestrare due fucili perfettamente funzionanti e pronti all’uso, circa 100 cartucce di vario calibro, 90 grammi di eroina, 150 grammi di cocaina, 80 grammi di hashish e il classico materiale per lo spaccio comprendente pellicole trasparenti, bilancini di precisione, telefoni cellulari e denaro contante.
La presenza di armi connessa all’attività di spaccio, prevalentemente collegata a guerre interne tra clan per la spartizione dei territori, è una pericolosa evoluzione già riscontrata in pregresse attività investigative. I due soggetti sono stati arrestati e come disposto dall’autorità giudiziaria portati presso la casa circondariale di Varese, in attesa del giudizio di convalida.