ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Azzate, il leader di Do.Ra. condannato a sei mesi per gli striscioni contro lo scrittore Francesco Filippi

Nel 2019 la città fu tappezzata di scritte contro l’autore del libro “Mussolini ha fatto anche cose buone”

Alessandro Limido 44 anni era stato assolto nel processo di primo grado

Azzate (Varese) – Condannato a 6 mesi di reclusione, per apologia di fascismo, Alessandro Limido, 44 anni, esponente dell’estrema destra varesina, leader della Comunità militante dei Dodici Raggi. La Corte d’appello di Milano ha annullato la sentenza di primo grado del Tribunale di Varese che aveva assolto Limido per “insussistenza del fatto”. La vicenda risale a giugno 2019, quando i militanti di Do.Ra. avevano esposto striscioni e protestato ad Azzate contro la presentazione del volume “Mussolini ha fatto anche cose buone” scritto da Francesco Filippi, sottotitolo "Un libro sulle idiozie che continuano a circolare sul fascismo", incontro organizzato dall’Anpi con il patrocinio del Comune. Il raid fu denunciato dal sindaco Gianmario Bernasconi. Azzate fu tappezzata da striscioni, uno affisso nella piazza principale, "Filippi non ti vogliamo, Azzate è la casa di DoRa", un altro all’esterno del municipio, "Mussolini non si tocca". Erano circolati volantini: "Filippi non sbagliare strada, Ventotene ti aspetta, Azzate no".