REDAZIONE VARESE

Svolta per i frontalieri: Svizzera pronta a pagare l’assegno unico fermo da marzo

L’Istituto delle Assicurazioni Sociali, una delle principali Casse di compensazione del Canton Ticino, ha contattato ieri i lavoratori italiani chiedendo copia dei pagamenti con l’intento di replicarli a breve

Frontalieri

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Ci pensa la Svizzera a dare una mano a oltre 76mila frontalieri lombardi delle province di Como, Varese, Lecco e Sondrio alle prese da mesi con il rebus dell’assegno unico che veniva loro versato per la difficoltà di armonizzare la nuova normativa, varata dal Governo nel marzo scorso, con le leggi in vigore oltreconfine. Prima della riforma a versare gli assegni famigliari erano le Casse di compensazione elvetiche che si occupano anche di tutte le pratiche legate all’assicurazione per la vecchiaia e l’invalidità, poi l’erogazione si è interrotta.

Ai lavoratori italiani è stato consigliato di far chiedere l’assegno unico all’altro genitore in Italia, in attesa che il Governo italiano si decidesse a chiarire la questione con la Svizzera. Inutile dire che da Roma nessuno ha mosso un passo e in più l’Inps si è messa di traverso. Le Casse di compensazione elvetiche infatti hanno inviato alle sedi Inps di Lombardia e Piemonte dei moduli per farsi certificare l’importo dell’assegno unico pagato in Italia, così da poter poi versare ai frontalieri la differenza tra l’assegno svizzero e quando già percepito.

Dall’Italia però finora non è arrivata alcuna risposta ufficiale, l’Inps infatti ha deciso di non rispondere senza una indicazione chiara da parte del Governo, così i frontalieri dal marzo scorso non incassano gli assegni famigliari dalla Svizzera. Dopo mesi attesa finalmente qualcosa sembra muoversi grazie all’intervento dell’Istituto delle Assicurazioni Sociali, che da solo rappresenta una delle principali casse del Canton Ticino. La Cassa di compensazione ha infatti deciso di pagare gli assegni famigliari ai frontalieri.

Nella giornata di ieri migliaia di lavoratori sono stati contatti sui loro cellulari e anche attraverso un’informativa diffusa via social per fornire al più presto alle Casse svizzere la copia dei pagamenti effettuati in questi mesi dall’Inps, con gli importi dell’assegno unico corrisposto, in maniera tale da rendere più veloce la procedura. R.C.