ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Toponomastica rebus "Sistemate le targhe"

L’appello di Busto al centro: l’Amministrazione s’impegni a ripristinare le lettere cancellate sulle lapidi di marmo delle vie

di Rosella Formenti

In tempi di mappe stradali digitali non si può dimenticare la funzione fondamentale della toponomastica: senza cartelli con i nomi delle vie non si va da nessuna parte. Succede però che il tempo abbia in molti casi sbiadito le scritte con il risultato che in città in alcuni punti siano illeggibili. Ad aver bisogno di urgenti ritocchi sono soprattutto le piccole lapidi in marmo, opere che hanno anche un certo pregio e dunque da salvaguardare. A sollevare il problema richiamando l’attenzione dell’amministrazione è stata Laura Alba, consigliere comunale per la lista Busto al centro nell’ultima seduta dell’assemblea civica. "Quando giro in città – ha detto – vedo tante lastre antiche della nostra toponomastica con le scritte ormai sbiadite. Visto che si tratta di indicazioni stradali importanti, oltretutto hanno anche un pregio estetico rispetto ai moderni cartelli, non credo sia una grande fatica per l’amministrazione comunale intervenire per rendere di nuovo visibili le lettere che si sono cancellate, sarebbe un piccolo ma importante gesto proprio per il decoro urbano". Un decoro che in tanti casi è aggredito da atti vandalici e da gesti che denotano l’assenza di senso civico e di rispetto per la città: basta guardare i muri di tanti edifici imbrattati con la vernice spray per rendersi conto dei danni causati dagli incivili.

Il decoro oltre che dalla cura dell’arredo urbano, dalla sistemazione delle aree verdi e dalla pulizia delle strade, passa anche da piccole azioni che contribuiscono a rendere migliore l’immagine della città e tra queste azioni c’è quella suggerita dall’esponente della lista Busto al Centro. Un esempio da seguire è quello del Gruppo Alpini di Busto Arsizio: due anni fa hanno ridato bellezza a due lastre in marmo della toponomastica rendendo di nuovo leggibili le scritte, la prima Viale Duca d’Aosta, con sistemazione anche del palo in ghisa con fregi, la seconda Via Ragazzi del ’99, che nessuno leggeva più. Intanto la proposta è stata sottoposta all’attenzione dell’Amministrazione comunale. Se sarà accolta primo passo sarà quello di verificare le condizioni di quelle storiche targhe, accertarne il pregio e quindi decidere il loro recupero.