Domani torna la tradizione della Giobia, la cittadina bustocca che riappare per un giorno, l’ultimo giovedì di gennaio, per finire poi tra le fiamme dei tanti falò che si accenderanno per farle festa. Sono in corso gli ultimi preparativi da parte di associazioni, scuole, parrocchie e privati che con i loro fuochi illumineranno il cielo, bruciando i fantocci, per rappresentare l’inverno e i guai del passato. Negli ultimi decenni si sono aggiunti anche riferimenti a eventi e personaggi d’attualità, in tanti casi politici. Un rito propiziatorio che mantiene radici ben salde e che richiama una grande presenza di cittadini intorno al falò in centro. Come sempre, l’esposizione delle Giobie delle associazioni si terrà per tutta la giornata in piazza Santa Maria e il rogo nel parcheggio di via Einaudi alle ore 19.
L’amministrazione, in collaborazione con le onlus, ha promosso anche un concorso tra le scuole, che ha visto l’adesione di 11 istituti. Dopo il caldo abbraccio con il fuoco alle Giobie in piazza Einaudi, l’appuntamento alle 19,30 è con un fumante piatto di risotto con la luganiga, piatto tipico della serata, iniziativa gastronomica proposta in collaborazione con il distretto del commercio. La cena si svolgerà in piazza Vittorio Emanuele II, il piatto sarà accompagnato da un bicchiere di vino rosso e dal dolce tipico del periodo invernale, le chiacchiere: per la degustazione sarà richiesta un’offerta minima di 3 euro.
La piazza sarà allestita con tavoli dove poter appoggiare i piatti e gustare comodamente la cena: saranno mille e cinquecento le porzioni a disposizione. In caso di maltempo, la manifestazione non sarà annullata: la distribuzione si svolgerà sotto ai portici di via Milano, mentre se la pioggia sarà più intensa l’evento si sposterà nella sala delle feste del museo del tessile.