REDAZIONE VARESE

Incolonnati verso Milano, torna il "tappo" di Busto sull’Autolaghi

Allarme per il flusso da Malpensa durante Expo di Rosella Formenti

Code in autostrada (Studionord)

Busto Arsizio (Varese), 6 settembre 2014 - Si prepara a festeggiare il 21 settembre novant’anni, l’ Autolaghi, la “nonna” delle autostrade italiane. Lungo le sue corsie sono passati tanti decenni e nel suo caso, bisogna dire, l’età si vede. I problemi ci sono, irrisolti, legati all’elevato numero di veicoli che ogni giorno la percorrono, circa 160 mila, soprattutto pendolari. Uno nei nodi più critici è lo svincolo di Busto Arsizio, come ben sanno gli automobilisti che utilizzano la A8, con circa 80 mila passaggi quotidiani, un tappo vero e proprio nei momenti di maggior traffico: lo si è visto alla ripresa dell’attività dopo le ferie, e anche ieri mattina centinaia di automobilisti sono rimasti incolonnati in direzione sud. Situazione dunque problematica che puntuale si ripresenta. Quindi di nuovo lungo l’Autolaghi grande flusso di veicoli, traffico intenso e rallentamenti negli orari di punta, come sempre, così da anni. 

Il tragitto da Varese a Milano, novant’anni fa pensato per sviluppare il turismo, nella maggior parte dei casi diventa un calvario per gli automobilisti costretti in coda anche solo per un banale incidente. Basta infatti un veicolo che si guasta nella fascia di maggior transito, tra le 7 e le 9, e sono inevitabili code e rallentamenti, criticità che spesso hanno effetti pesanti proprio sullo svincolo di Busto Arsizio. Un quadro di disagi ben conosciuto che fino ad oggi, nonostante promesse e proclami, non è stato migliorato. E sullo sfondo ora si proietta l’effetto Expo 2015 che avendo quale porta d’ingresso lo scalo di Malpensa indubbiamente potrebbe determinare un incremento del traffico già eccessivamente elevato. Problemi ben presenti al sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli che dice: «La più vecchia autostrada italiana risente dell’età, e negli anni non sono seguiti adeguamenti, il risultato lo vediamo. Adesso c’è da sperare che al più presto si possa aprire Pedemontana per sgravare il traffico almeno dell’asse est-ovest. Certo che per la Milano- Laghi sarebbe opportuno pensare ad una diversa modalità di pagamento del pedaggio, guardando alla Svizzera che in alcuni casi può essere un modello, proprio per rendere più fluido il traffico».

Per Dario Balotta, responsabile dei Trasporti per Legambiente Lombardia invece i problemi della A8 possono essere risolti solo potenziando il trasporto ferroviario.  «Bisogna puntare sui treni – dice Balotta – quando partirà il collegamento del Gottardo le merci viaggeranno sui treni, con il terzo binario della Rho – Gallarate si potrà migliorare il servizio per i passeggeri. Non ci sono altre soluzioni». Tra gli automobilisti va rilevato che sono tanti anche quelli che utilizzano l’autostrada per brevi spostamenti come alternativa ai percorsi su strade locali intasate di veicoli. E l’uso “improprio” dell’autostrada non fa che peggiorare la situazione nelle due direzioni, verso Varese e verso Milano, in un’area nella quale l’88% degli spostamenti avviene con l’auto privata. Neppure il car pooling ha dato i risultati sperati: sperimentato proprio sull’Autolaghi, la proposta dell’auto condivisa che con 4 persone a bordo consente sconti del pedaggio fino ad oggi ha raccolto pochi consensi. La quinta corsia in costruzione fra Lainate e Milano Nord dovrebbe dare una mano, in quali termini si vedrà.