Castelveccana (Varese), 20 luglio 2019 - Forse un malore, improvviso e dall’esito devastante, ha tradito Roberto Belsanti, pensionato di 82 anni, di Laveno Mobello, morto con la moglie Marisa Milani, di un anno più giovane, nel drammatico incidente ferroviario avvenuto poco prima delle 19 di ieri a Castelveccana. All’ora di cena il paesino dell’alto varesotto con neanche 2mila abitanti, rinomato per le spiagge che si affacciano sul lago Maggiore, è piombato nel caos più assoluto. L’auto sulla quale la coppia viaggiava diretta verso casa è piombata sui binari della linea ferroviaria Luino-Gallarate-Milano finendo per essere travolta da un treno merci lanciato a tutta velocità.
Nell’impatto, che il macchinista non ha potuto in alcun modo evitare, ha polverizzato la macchina tanto che ieri sera Luciano Pezza, sindaco di Castelveccana, accorso per dare una mano, scuoteva la testa: «In questo momento non siamo nemmeno in grado di dire quale modello di auto fosse. È completamente distrutta». La coppia non ha avuto scampo. Polizia ferroviaria e carabinieri della compagnia di Luino stanno adesso lavorando alla ricostruzione dell’accaduto anche se la dinamica dell’incidente è tanto semplice quanto incredibile.
L’auto stava scendendo verso il lago percorrendo una via perpendicolare alla strada provinciale 69. L’asfalto corre in quel tratto al di sopra dei binari. Per cause ancora da stabilire, forse un malore improvviso, chi era alla guida dell’auto ne ha perso il controllo finendo fuori strada. Un salto di sei metri circa con la macchina che, secondo i testimoni, è scivolata lungo la scarpata senza ribaltarsi. Sino a raggiungere i binari: veloce e inarrestabile nella caduta. Proprio mentre sui binari correva un merci che non avrebbe dovuto fermarsi per centinaia di chilometri ed era quindi lanciato a tutta velocità. Marito e moglie non hanno avuto scampo: il macchinista e due colleghi sono rimasti feriti in modo lieve nell’impatto. Sono stati accompagnati in ospedale in stato di choc. La linea è rimasta interrotta per ore per permettere soccorsi e rilievi.