SARA GIUDICI
Cronaca

Uboldo e Caronno fanno squadra per combattere la ludopatia. La decisione dei due sindaci: “Tagliamo gli orari delle sale slot”

Macchinette e centri scommesse potranno restare aperti soltanto dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23

In Lombardia il problema del gioco d’azzardo supera la media nazionale coinvolgendo il 3 per cento della popolazione

In Lombardia il problema del gioco d’azzardo supera la media nazionale coinvolgendo il 3 per cento della popolazione

Uboldo (Varese), 5 marzo 2025 – Uboldo e Caronno fanno squadra contro le ludopatie, riducendo l’operatività di slot e sale scommesse. L’iniziativa è stata presentata alla presenza del generale di brigata del Comando provinciale della Gdf di Varese Crescenzo Sciaraffa, del capitano della Compagnia di Saronno Giosuè Salamone e dalla psicologa Daniela Capitanucci, esperta di dipendenze legate al gioco d’azzardo. Il provvedimento firmato dai due sindaci Luigi Clerici per Uboldo e Marco Giudici per Caronno, prescrive che sale slot e scommesse potranno rimanere aperte solo dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23. L’obiettivo è contrastare la ludopatia che colpisce le fasce più vulnerabili della popolazione, come giovani e anziani. 

"Un’emergenza”

“Una vera e propria emergenza sociale – ha spiegato il sindaco Clerici – In Lombardia il problema del gioco patologico supera la media nazionale, toccando il 3% della popolazione. Con questa ordinanza vogliamo dare un segnale forte, riducendo anche i rischi legati alla circolazione stradale di notte”. Anche il primo cittadino di Caronno Pertusella, Marco Giudici, ha sottolineato l’urgenza del problema: “Non possiamo ignorare questi numeri, è fondamentale sensibilizzare i cittadini e adottare misure concrete”. Durante l’incontro il generale Sciaraffa ha elogiato l’iniziativa dei due sindaci, sottolineando come la ludopatia sia in costante crescita: “Nel 2023 si sono raggiunte cifre impressionanti, considerando anche il gioco online, 58 milioni spesi a Caronno e 36 a Uboldo”. 

Infine la psicologa Daniela Capitanucci, presidente di And-Azzardo e Nuove Dipendenze, ha ribadito l’importanza della prevenzione: “Il gioco d’azzardo colpisce persone di tutte le età. La riduzione degli orari di apertura è un passo fondamentale per arginare questa piaga sociale”.