REDAZIONE VARESE

Turista di Saronno morto a Santo Domingo: ucciso in hotel, scaricato nel campo

Un uomo di Saronno. Aveva raggiunto la Repubblica Dominicana

Marco Cotza (Newpress)

Varese, 23 gennaio 2016 - È finita in tragedia la vacanza nella Repubblica Dominicana di un saronnese di 45 anni, Marco Cotza. L’uomo è stato ucciso nel corso di una lite, scoppiata in un hotel a Jarabacoa, una località turistica a 150 chilometri dalla capitale dell’isola, Santo Domingo. L’autore dell’aggressione, un 22enne del posto, Yankaury Abreu Cepeda, è stato arrestato dalla polizia dominicana e ha confessato. Come riportano alcuni media locali, Cotza sarebbe morto a causa di un gravissimo trauma cranico. Sono state riscontrate, inoltre, numerose ferite nella zona del collo.

Il killer ha raccontato di aver avvolto il corpo del turista in una coperta e di averlo caricato su un’auto trasportandolo fino a una zona isolata, dove è stato trovato il cadavere. Sono in corso le indagini per chiarire alcuni aspetti della tragica vicenda e, in particolare, i motivi per cui si è scatenata la lite. Cepeda avrebbe avuto un complice: sono in corso le indagini per identificarlo. La salma verrà trasportata in Italia nei prossimi giorni. I carabinieri, contattati dall’ambasciata, hanno avvisato i familiari di Cotza, cresciuto a Saronno, nel Varesotto, e da poco residente a Introini, frazione di Solaro, in provincia di Milano, al confine con la città degli amaretti.

La notizia della morte del 45enne, ex dipendente di Ferrovie Nord, si è diffusa a Saronno nella mattinata di ieri, tra lo sconcerto di amici e familiari. Marco era molto conosciuto in città perché aveva lavorato nella storica attività «La casa del gelato», di proprietà della sua famiglia fino a qualche anno fa. «Era una di quelle persone – ricorda Andrea Zacchello, un conoscente - che quando le incroci per strada saluti sempre perché sono state a lungo parte della tua quotidianità. La notizia della sua morte mi ha lasciato davvero senza parole». Gli amici descrivono Marco come una persona molto riservata, con una grande passione per le moto. Vent’anni fa era stato vittima di un grave incidente tra Rovello e Lomazzo in cui aveva perso il braccio destro. «Malgrado questo continuava a correre – lo ricorda un amico – è stato protagonista di diverse gare di motocross».

di ANDREA GIANNI e SARA GIUDICI