Al Binario 1 della stazione ferroviaria di Gallarate c’è uno spazio davvero speciale: è la biblioteca. Sì, proprio una biblioteca. È aperta da poche settimane e sta diventando un punto di riferimento tra i viaggiatori, in attesa di cominciare il tragitto in treno, suscitando interesse e curiosità. Al momento a disposizione ci sono 500 volumi, acquisiti grazie a una donazione: ci sono romanzi, saggi, titoli di premi Nobel, testi tecnici. Insomma, l’offerta per il lettore è quantomai varia. Lo spazio è stato ricavato nel locale sopra il bar. A promuovere il progetto i volontari del Dopolavoro ferroviario di Gallarate che con convinzione hanno realizzato l’idea. Al momento la biblioteca è aperta due giorni alla settimana, il martedì pomeriggio dalle 14,30 alle 17 e il giovedì, il mattino dalle 9 alle 12 e il pomeriggio dalle 14,30 alle 17. "Siamo partiti con due giorni di apertura, ma siamo pronti ad ampliare l’orario se arriveranno richieste", fa sapere il presidente del Dopolavoro Salvatore Cuppari. Per prendere in prestito un libro, basta essere soci dell’associazione. Al servizio possono accedere tutti e si guarda ai giovani, agli studenti per promuovere la lettura, quel viaggio unico e speciale che è sempre quello che si fa con un libro. E nella piccola biblioteca al Binario 1 ce ne sono ben 500 tra cui scegliere.
Da sottolineare che i volontari del Dopolavoro ferroviario gallaratese sono promotori di diverse iniziative culturali che riguardano anche le scuole: migliaia gli alunni vengono accompagnati a conoscere il mondo dei treni con il progetto “Scuola Ferrovia”. Ora c’è la biblioteca con i suoi 500 libri a conferma del loro impegno. "Avvicinando romanzi e saggi ai luoghi di lavoro e di svago frequentati dai ferrovieri, intendiamo incentivare la curiosità e l’interesse nei confronti della lettura, una passione mai abbastanza diffusa in Italia". Per l’inaugurazione è intervenuto il ferroviere scrittore di gialli Francesco De Palo, che ha portato il suo terzo romanzo “Vittima finale”. De Palo è stato macchinista e poi, con la pensione, ha scoperto la passione per la scrittura. Red.Va.