
La signora ha aperto la porta di casa a un finto addetto alla lettura del contatore che ha poi detto di dover controllare i fornelli In cucina l’ha indotta in confusione spruzzandole addosso qualche sostanza
Truffatori ancora in azione nonostante l’impegno di Amministrazioni comunali e forze dell’ordine nel promuovere incontri con gli anziani per fornire consigli utili a evitare di cadere nella trappola. La brutta esperienza questa volta è toccata a un’anziana di Varese, nel rione di Bobbiate. La signora ha aperto la porta di casa a un falso tecnico del gas, che l’ha convinta a farlo entrare sostenendo di essere incaricato della lettura del contatore, come ha finto di fare.
Poi ha spiegato di aver rilevato una fuga di gas e di dovere perciò effettuare controlli dentro l’abitazione. L’anziana ha cominciato a nutrire qualche sospetto e ha chiamato i vicini per sapere se anche loro avessero lo stesso problema, ma intanto il finto tecnico è entrato in cucina, sostenendo di dover verificare anche i fornelli. Lì la vittima è stata stordita con una sostanza che il malvivente le ha spruzzato addosso per poi derubarla della fede nuziale e di altri oggetti di valore, arraffati prima di darsi alla fuga.
Quando si è ripresa, l’anziana ha subito chiamato il 112 ma nel frattempo il truffatore era fuggito. Proseguono intanto in tutta la provincia gli incontri promossi dai carabinieri. L’iniziativa è stata proposta anche al Centro anziani di Samarate, presenti il luogotenente Riccardo Giordano, comandante della locale Stazione, e l’assessore ai Servizi sociali Cinzia Castiglioni.
Durante l’incontro sono stati illustrati gli accorgimenti da adottare per prevenire le truffe e i diversi metodi messi in atto dai malviventi per far scattare la trappola. Tra i raggiri più frequenti, la truffa del finto tecnico del Comune incaricato di verificare la rete idrica che riferisce di una contaminazione dell’acqua riuscendo a convincere l’anziano a riporre l’oro in frigorifero per poi impossessarsene e fuggire.
In alcuni casi si è verificato anche l’uso dello spray al peperoncino. Nel corso dell’incontro è stato distribuito ai presenti, alcuni dei quali hanno raccontato la loro esperienza di vittime, il Vademecum predisposto dalla Prefettura di Varese, utile strumento per contrastare l’odioso fenomeno.
Dunque è fondamentale seguire i consigli e nel caso si sia caduti nella trappola superare il disagio, la vergogna, rompere il silenzio e denunciare, come ha fatto l’anziana di Bobbiate.