LORENZO CRESPI
Cronaca

Università dei due mondi. La rettrice traccia la via : "Vivere le nostre città aprendoci all’estero"

Varese, inaugurato il ventisettesimo anno accademico dell’Insubria. Anche “La Sapienza“ di Roma presente alla prima volta di Maria Pierro.

Varese, inaugurato il ventisettesimo anno accademico dell’Insubria. Anche “La Sapienza“ di Roma presente alla prima volta di Maria Pierro.

Varese, inaugurato il ventisettesimo anno accademico dell’Insubria. Anche “La Sapienza“ di Roma presente alla prima volta di Maria Pierro.

Una realtà giovane ma con un nome già consolidato nel panorama accademico, come dimostrato dalla presenza di 13 tra rettrici, rettori e prorettori di altre università italiane. Un ateneo legato al territorio ma che vuole al tempo stesso consolidare la sua dimensione internazionale. È questa l’immagine dell’Università dell’Insubria nel giorno più importante, quello dell’inaugurazione dell’anno accademico. Il ventisettesimo dalla nascita dell’ateneo, il primo da rettrice per Maria Pierro, in carica dallo scorso novembre. Un lungo applauso l’ha accompagnata quando ha attraversato la rinnovata aula magna di via Ravasi per raggiungere il palco, a conclusione del corteo togato. Al suo fianco i rappresentanti di università lombarde e non solo: c’era anche La Sapienza di Roma oltre a Bocconi, Cattolica, Bicocca, Iulm e Statale di Milano; la Liuc di Castellanza; gli atenei di Pavia (Università degli studi e Iuss), Brescia, Bergamo; la Humanitas University e l’Università degli Studi Europea.

"Sono molto contenta che i miei colleghi rettori siano stati presenti con noi – ha detto la rettrice – con le università territorialmente vicine abbiamo un rapporto molto stretto che porterà profitto a tutti". Nel suo discorso Pierro ha sottolineato la centralità del territorio nella sua visione di università. "L’Insubria deve vivere nelle città di Varese, Como e Busto Arsizio con i suoi studenti e i suoi docenti", ha detto rimarcando la volontà di rafforzare il legame con i poli che ospitano le sedi dell’ateneo. Un concetto al centro del video di lancio dell’open day del 29 marzo con lo slogan “Insubria per te“.

Il filmato, proiettato in sala proprio nel giorno di San Valentino, è un gesto d’amore per le tre città che compaiono nella loro bellezza, attraversate da due studenti in bicicletta. La rettrice nel suo intervento ha indicato poi altre sfide per l’ateneo: internazionalizzazione, innovazione, ricerca, didattica di qualità e responsabilità nella disseminazione della conoscenza. In conclusione l’invito alla cooperazione e all’unità tra le componenti della comunità accademica e tra l’ateneo e le istituzioni.

"La realizzazione di questi obbiettivi richiede, all’interno della nostra comunità, collaborazione, condivisione, iniziativa, e al tempo stesso l’accantonamento di fraintendimenti, preclusioni, pregiudizi ed esclusioni. Nelle relazioni esterne, visione, intraprendenza, determinazione e capacità di realizzazione. Il nostro ateneo è ricco di queste qualità, e ciò induce a guardare con ottimismo al futuro".