Si intitola "Per la libertà: un’università contro le mafie" il progetto lanciato dall’Università dell’Insubria con l’obiettivo di studiare il fenomeno mafioso nei territori delle province di Varese e Como, nell’ambito di un corso di formazione rivolto agli studenti universitari (in presenza) e agli studenti del triennio delle scuole superiori (online). Il calendario delle lezioni è articolato in otto moduli, che comprendono incontri frontali, attività laboratoriale e workshop, per un totale di 13 ore ciascuno.
Il progetto vede coinvolte le due sedi universitarie di Varese e Como e la rete degli istituti scolastici del progetto dei Giovani Pensatori, giunto alla sua 15esima edizione, oltre alle rispettive sedi di Libera e le Acli provinciali. Collaborazioni anche con l’Odg della Lombardia e Fimaa. "Questo progetto - spiega la coordinatrice Stefania Barile - costruisce alleanze intersettoriali per rispondere a problematiche complesse, attraverso lo scambio e il confronto di esperienze, effettuate da attori diversi in contesti differenti nel corso degli anni, avvalendosi di strumenti di interazione funzionali alla definizione di strutture di supporto alla progettazione collettiva".