Un messaggio di solidarietà alla famiglia, la richiesta di fare chiarezza su quanto è accaduto ieri nell’azienda di Uboldo ma soprattutto un appello per un maggior impegno per la sicurezza. Sono i contenuti della forte nota congiunta firmata ieri da Cgil, Cisl, Uiltec e Ugl. Lunedì pomeriggio in un’azienda nella zona industriale di Uboldo un quarantatreenne è rimasto ferito da un ritorno di fiamma. È stato subito soccorso ma ha riportato ustioni di secondo grado al volto (le sue condizioni sono stazionarie). "Esprimiamo una profonda vicinanza e solidarietà a Luca e alla sua famiglia, dopo il grave infortunio sul lavoro avvenuto nella giornata del 21 ottobre in azienda – si legge – questo drammatico incidente ci ricorda ancora una volta quanto sia fondamentale il tema della sicurezza sul lavoro". "La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori – rimarcano – deve essere una priorità assoluta in ogni settore produttivo. Non possiamo accettare che, in un’epoca in cui esistono mezzi e normative adeguate per prevenire tali episodi, si verifichino ancora incidenti sul luogo di lavoro di questa gravità". Ma non si tratta solo di una presa di posizione generica: "Chiediamo un’indagine approfondita affinché si verifichino eventuali responsabilità e vengano adottate tutte le misure necessarie per prevenire ulteriori episodi simili. Ribadiamo l’importanza della formazione continua sulla sicurezza, del rispetto rigoroso delle normative e dell’adozione di strumenti e dispositivi di protezione adeguati in ogni contesto lavorativo", concludono i rappresentanti dei lavoratori.
Un appello che ha precisi destinatari: "Invitiamo le autorità competenti e i datori di lavoro a vigilare con la massima attenzione affinché simili tragedie non si ripetano. Il lavoro deve essere dignitoso e sicuro, e non può e non deve mettere a rischio la vita dei lavoratori".