La campagna per la vaccinazione antinfluenzale è stata un flop. A dirlo è il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti, che parla di un fallimento tanto a livello complessivo in Lombardia che nell’ambito locale, analizzando i dati relativi all’Ats Insubria, che comprende le province di Varese e Como. "Su 1.479.339 assistiti – denuncia l’esponente dem – solo 227.515, pari al 15,38%, sono stati attualmente vaccinati. Il dato più preoccupante è quello della categoria anagrafica più a rischio, gli anziani. Solo il 48,29% di chi ha 65 anni o più ha ricevuto l’immunizzazione". Dato ancora più basso per i cittadini da 60 a 64 anni, per cui la vaccinazione era stata fortemente consigliata in questo inverno caratterizzato anche dalla circolazione del coronavirus. In questo caso la copertura si ferma al 13,39%. Va meglio per la fascia da 2 a 6 anni, con il 17,03%.
Per le categorie cosiddette target, ovvero bambini fino a 6 anni e over 60 oltre alle persone fragili, il ministero della Salute aveva indicato l’obiettivo di copertura ottimale del 95%, con un minimo del 75%. "I dati sono impietosi e confermano quello che temevamo – continua Astuti – la campagna vaccinale è ormai terminata o alle ultimissime battute e anche l’obiettivo minimo del 75% in Lombardia è lontanissimo e nella nostra provincia, così colpita dalla seconda ondata di Covid, va anche leggermente peggio". Secondo il consigliere alla base di questo risultato non c’è stata una cattiva volontà dei cittadini o dei medici di base, ma l’impossibilità di trovare la dose. "Bisogna anche considerare – conclude – la mole di vaccini che sono stati acquistati in ritardo e pagati a peso d’oro, anche cinque volte il costo applicato ad altre regioni che se li erano procurati per tempo. Che fine faranno quelle dosi? Stiamo parlando di soldi pubblici che non devono e non possono essere sprecati".
L.C.