
L'evasione è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Varese
Varese, 22 aprile 2025 – Tutto è partito da due verifiche fiscali condotte dalla Guardia di Finanza di Varese nei confronti di altrettante aziende facenti parte di un gruppo societario, leader in Lombardia ed Emilia Romagna nella commercializzazione di materiale elettrico, riconducibile a un imprenditore varesino di 56 anni, legale rappresentante di entrambe le imprese. Una frode fiscale quella scoperta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, che ha consentito all'uomo, attraverso il ricorso a un vasto giro di false fatturazioni realizzate con la compiacenza di altre imprese nazionali e comunitarie, di evadere oltre 3,5 milioni di euro di Iva tra il 2017 ed il 2020.
La denuncia
Denunciato all'autorità giudiziaria per i reati di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti e per emissione di fatture false, l'imprenditore, grazie al solido quadro indiziario ricostruito nel corso delle verifiche fiscali, si è visto successivamente recapitare dalla locale Direzione provinciale dell'Agenzia delle entrate, cui il verbale delle Fiamme Gialle era stato inviato, il conseguente avviso di accertamento, comprensivo, oltreché dell'ingente imposta sottratta al fisco, anche delle relative sanzioni amministrative e degli interessi dovuti.
Rinvio a giudizio
Rinviato a giudizio per i delitti contestati, all'imputato, intenzionato a richiedere il patteggiamento in sede penale, per godere dello sconto di pena che il rito prevede non è rimasto, quindi, che definire l'accertamento con adesione versando allo Stato la somma complessiva di 4,2 milioni di euro.