La grande arte segna la ripartenza della cultura a Gallarate. Dopo i lunghi mesi di forzate chiusure a causa della pandemia, che hanno fatto di musei, gallerie d’arte e teatri luoghi vuoti, silenziosi, con eventi proposti "a distanza" in streaming, finalmente si torna a frequentare questi spazi, il segnale di un ritorno il più possibile vicino alla normalità. Ieri pomeriggio l’inaugurazione, mentre da oggi al MA.GA (museo d’arte contemporanea) a Gallarate è aperta al pubblico la mostra dal titolo "Gli Impressionisti. Alle origini della modernità", un evento importante che davvero ha il valore di una rinascita dopo i lunghi mesi di stop. Rinascita attraverso la bellezza e i capolavori dei maestri dell’Impressionismo, quella stagione della pittura che caratterizzò la seconda metà dell’ottocento e che mantiene intatta la sua capacità di affascinare il pubblico.
La mostra nel palazzo in via De Magri, promossa dalla Fondazione Zanella – Museo MA.GA, in collaborazione con il comune di Gallarate, Ricola, Lamberti, Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, è un’iniezione di bellezza e di fiducia, in un momento in cui si comincia a riprendere ritmi di una quotidianità a lungo costretta a convivere con necessarie restrizioni. Sono 180 le opere esposte, dipinti, incisioni, sculture, sono presenti i nomi più grandi, tra loro Monet, Manet, Cezanne, Degas, Pissarro, Gaugin, Van Gogh, tra gli italiani De Nittis, dunque un viaggio straordinario attraverso capolavori che hanno aperto l’arte alla modernità. Paesaggi, ritratti, e scene di vita quotidiana, l’arte finalmente staccata dal mito, con la quotidianità che diventa degna di essere rappresentata. La mostra è suddivisa in sezioni, ciascuna è introdotta dal titolo di un’opera letteraria di grandi autori del periodo, da Balzac a Zola. L’attesa è stata lunga dopo il rinvio dell’evento a causa della pandemia, ma ora finalmente il pubblico potrà ammirare i capolavori accolti nelle sale in via De Magri. È soddisfatta l’assessore ai Musei Claudia Mazzetti che dice: "Dopo il Covid non ci poteva essere ripartenza migliore per la cultura, per l’arte, per la nostra città. Gli Impressionisti sono una continua fonte di ispirazione perché i continui riferimenti alla natura li rendono attuali, soprattutto dopo le lunghe chiusure che abbiamo vissuto e che ci spingono ad uscire". Da oggi l’apertura al pubblico che potrà ammirare i capolavori esposti fino al 9 gennaio 2022.