REDAZIONE VARESE

Finmeccanica tra condanne e tagli, preoccupazione nel Varesotto

Rivoluzione nel gruppo che controlla Aermacchi e AgustaWestland di PAOLO CANDELORO

Elicotteri allo stabilimento Agusta di Samarate

Varese, 9 marzo 2016 - La condanna a quattro anni e mezzo di reclusione per l’ex amministratore delegato di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, e i quattro inflitti all’ex ad di AgustaWestland, Bruno Spagnolini, al termine del processo d’appello sulle presunte tangenti versate in India fa discutere anche - se non soprattutto - nel Varesotto, dove il gruppo industriale è presente con tre sue controllate: oltre ad AgustaWestland - ora Finmeccanica Helicopter Division -, i cui insediamenti in provincia si trovano a Samarate, Sesto Calende, Vergiate e Lonate Pozzolo, sul territorio operano anche Alenia Aermacchi (a Venegono Superiore) - rinominata Finmeccanica Aircraft and Aerostructures Division - e Fata Logistic Systems (a Vergiate).

Il «cambio all’anagrafe» non è passato di certo inosservato, poiché inserito nell’ambito della riorganizzazione di Finmeccanica lanciata dall’attuale amministratore delegato Mauro Moretti, il quale ha introdotto un modello di governance - definito «One Company» - mirato al contenimento dei costi. La politica di risparmio avviata all’interno del gruppo industriale, i cui investimenti sono passati dal miliardo di euro del 2013 ai 600 milioni dell’anno scorso, riguarderà anche i lavoratori: 600 esuberi, non riguardanti però il Varesotto, sono già stati decisi, ma l’azienda ne ha annunciati altri che non sono ancora stati quantificati. C’è preoccupazione, dunque, fra i circa 5.600 dipendenti operanti nelle sedi del gruppo dislocate sul territorio.

«La riorganizzazione di Finmeccanica non è accompagnata da un preciso piano industriale - dichiara Nino Cartosio, esponente della segreteria varesina di Fiom-Cgil -. Si stanno mettendo a posto i conti attraverso tagli e vendite, ma molte materie sono rimaste ancora aperte, come ad esempio quella della rivisitazione dei contratti: insomma, ci troviamo in una situazione di attesa». Con particolare riferimento all’ex AgustaWestland, prima il Comune di Samarate e poi il Consiglio di Villa Recalcati hanno intrapreso iniziative finalizzate a ottenere un maggior coinvolgimento - a livello di comunicazione ma non solo - circa le decisioni riguardanti l’azienda. Nel dettaglio, i consiglieri della cittadina a due passi da Malpensa hanno approvato all’unanimità una risoluzione attraverso la quale chiedono informazioni chiare su quanto sta avvenendo e impegnano la Giunta guidata dal sindaco Leonardo Tarantino a costituire un tavolo di lavoro sul tema coinvolgendo le istituzioni locali, le associazioni di categoria, i rappresentanti dei lavoratori e l’azienda.

Un’iniziativa simile è stata intrapresa pure dal Consiglio provinciale: anche a Villa Recalcati, infatti, si impegna l’Amministrazione presieduta da Gunnar Vincenzi a mettere in piedi un tavolo di lavoro che faccia chiarezza su diversi temi, dalle ricadute occupazionali relative alla riorganizzazione dell’ex AgustaWestland - anche in termini di tutela delle assunzioni legate al territorio - al futuro delle collaborazioni con le imprese dell’indotto locale passando per le modalità di relazione con gli enti locali. Insomma, gli enti locali chiedono una maggior considerazione a proposito della rivoluzione in atto in Finmeccanica, al quale il Varesotto ha sempre dato tanto. «Terremo gli occhi aperti - conclude Cartosio - nell’esclusivo interesse dei lavoratori».