FRANCESCO PELLEGATTA
Economia

Da Sumirago ad Abu Dhabi: Sices illumina le grandi opere

L’azienda varesina, leader nella creazione di gruppi elettrogeni, realizza impianti in tutto il mondo

Un tecnico Sices al lavoro

Sumirago (Varese) - Cosa hanno in comune il gasdotto trans-Adriatico, la metropolitana di Istanbul, il Mose di Venezia e il circuito di Formula 1 "Yas Marina" di Abu Dhabi? C’è un fil rouge che unisce queste opere dell’ingegno umano: è la loro "anima" elettronica, pensata e partorita a Sumirago, in provincia di Varese, dalla Sices (Società Italiana Costruzioni Elettriche Sumirago) che dal 1977 è tra le aziende leader nella creazione e nello sviluppo di gruppi elettrogeni e – più di recente - nella realizzazione dei sistemi di controllo con microprocessori. Parliamo di quadri elettrici, schede di controllo, ma anche di soluzioni per il controllo e la produzione di energia, come “Simone”, il sistema di monitoraggio centralizzato di Sices che permette di verificare in tempo reale gruppi elettrogeni, torri di illuminazione, veicoli e imbarcazioni.Con un occhio alle fonti rinnovabili, dedicando grande attenzione all’idrogeno e ai generatori a impatto zero.

Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, nel 2020 il volume d’affari dell’azienda varesina, che conta 47 dipendenti, ha registrato una crescita del 3,5% rispetto all’anno precedente, attestandosi su 6 milioni e 544mila euro. Dal 2015, inoltre, la Sices è guidata da una donna: Laura Curioni, figlia del fondatore Alberto Curioni, che ha preso le redini del gruppo dopo sette anni trascorsi come veterinaria. Fino a quando un’occasione l’ha portata a entrare nell’azienda di famiglia, dove ha dato uno slancio internazionale a Sices, proiettandola verso nuovi mercati in Africa e Medio Oriente: tra gli altri Costa d’Avorio, Siria, Egitto, Zanzibar ma anche le Maldive. Il 30% degli impianti realizzati a Sumirago oggi si trova all’estero e l’azienda è diventata un vessillo del made in Italy, creando partnership con aziende che operano nello stesso mercato e confrontandosi alla pari con la Germania, ancora oggi il principale competitor nel settore. "La qualità del made in Italy all’estero resta una garanzia – sottolinea Laura Curioni – Il circuito di Formula 1 di Abu Dhabi da questo punto di vista è emblematico: a distanza di una decina d’anni i prodotti che abbiamo fornito sono ancora integri e funzionanti. L’impianto al quale sono più affezionata? È difficile, ma voglio citare il resort delle Maldive. Poche volte si pensa all’importanza dell’elettricità per godersi le vacanze un villaggio turistico".