Varese, 31 agosto 2024 – È di nuovo allarme per la sicurezza del personale in servizio sugli autobus del trasporto urbano: nella giornata di giovedì due controllori, operatori di Autolinee varesine, sono stati aggrediti. Un copione già visto in passato.Gli aggressori sono stati identificati e denunciati. Il primo episodio intorno alle 13,30, sulla linea C, in pieno centro a Varese, protagonista un trentenne che ha reagito con spintoni, insulti e minacce all’operatore per la sanzione dal momento che era senza biglietto.Poco dopo il secondo episodio nella zona di Masnago su un autobus extraurbano diretto ad Angera: alla richiesta di esibire il titolo di viaggio, un passeggero ha estratto una bomboletta di spray urticante riversandola sul volto del verificatore, per il quale si è reso necessario l’intervento del soccorso sanitario, con alcuni giorni di prognosi. Alcuni passeggeri sono dovuti scendere dal mezzo a causa di bruciori agli occhi e alla gola causati dalla sostanza urticante.
In entrambi i casi le forze dell’ordine sono tempestivamente intervenute e nella serata di giovedì il personale coinvolto ha formalizzato le relative denunce per le aggressioni, denunce alle quali farà seguito anche quella dell’azienda per interruzione di pubblico servizio, poiché entrambe le corse sono state lungamente condizionate da quanto accaduto ai controllori.
Ieri l’azienda ha affidato ad un post sulla sua pagina social la riflessione sulla duplice aggressione: “Come Autolinee Varesine esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza ai colleghi coinvolti – ha scritto – assicurando la piena tutela del caso, e procederemo con le denunce per interruzione di pubblico servizio. Non è infatti accettabile che chi svolge correttamente il proprio lavoro risulti vittima di tali episodi”. Poi ha sottolineato: “Oltre alla videosorveglianza interna dei mezzi, sulla quale abbiamo compiuto uno sforzo notevole, stiamo attrezzando il personale di controllo con le bodycam per garantire maggiore sicurezza”. Quindi ha ringraziato “le Forze dell’Ordine per la preziosa collaborazione” auspicando “che la giustizia possa perseguire fino in fondo i responsabili. Da un lato serve sicuramente una maggiore e costante azione preventiva, dall’altro ci deve sempre essere la certezza della pena”.