REDAZIONE VARESE

Aeroporto Silvio Berlusconi, il sindaco di Somma Lombardo: “Salvini torni sui suoi passi e coinvolga i comuni”

Il primo cittadino: valuteremo volentieri di appoggiare un eventuale ricorso al Tar ma spetta a Milano presentarlo. A chi dedicare lo scalo? I nostri nomi sono Gianni Caproni e Amalia Ercoli Finzi

Risorse del Pnrr. A Somma Lombardo ogni progetto  sarà passato ai raggi X

Risorse del Pnrr. A Somma Lombardo ogni progetto sarà passato ai raggi X

Somma Lombardo (Varese) – Non si fermano le polemiche sull’intitolazione dello scalo di Malpensa all’ex premier Silvio Berlusconi, scomparso lo scorso giugno. “La Città di Somma Lombardo – dichiara il sindaco Stefano Bellaria – valuterà volentieri di appoggiare un eventuale ricorso al TAR promosso dalla Città di Milano, a cui spetta fare il primo passo. E’ la principale azionista del gestore aeroportuale, il capoluogo lombardo ed il centro nevralgico della vita economica del paese. E’ naturale spetti a lei la presentazione.”

Per quanto riguarda la posizione del Comune di Somma Lombardo, il primo cittadino è tornato su quanto già espresso qualche giorno fa, sostenendo in primo luogo che certamente le priorità sono altre (il futuro dello scalo, la situazione dei cittadini che vivono nell’intorno aeroportuale e gli sviluppi del decreto “Aria”). In secondo luogo ha ribadito che l’aeroporto della Malpensa ha un nome riconosciuto in tutto il mondo e non si vede necessità di cambiarlo; infine, se proprio si vuole intitolarlo a qualcuno i nomi proposti da Somma Lombardo rimangono Gianni Caproni e Amalia Ercoli Finzi.

“Sarebbe utile – prosegue Bellaria – che il Ministro Salvini, da vero federalista facesse un bel gesto rimettendo la decisione presa e coinvolgendo i comuni dell’intorno aeroportuale che sicuramente sapranno trovare sintesi su un nome condiviso che rappresenti al meglio la storia dell’aeronautica. Siamo il centro della “Provincia con le ali”, ci sono tanti uomini e donne che hanno legato il loro nome alla storia di questo territorio. Sono certo che possa emergerne un dibattito costruttivo e degno. Lo ripeto, almeno per una volta, proviamo a “Volare alto”.