Busto Arsizio, 8 ottobre 2024 – Quest’estate la candidatura – da indipendente, si sarebbe detto una volta – nelle liste azzurre per le elezioni europee. Ora l’adesione formale. Marco Reguzzoni, presidente dell’associazione I Repubblicani ed ex leghista vicinissimo a Umberto Bossi, entra ufficialmente in Forza Italia.
Lo annunciano in una nota Alessandro Sorte, deputato di Forza Italia e segretario regionale del partito in Lombardia e Letizia Moratti, europarlamentare e presidente della Consulta azzurra.
Le dichiarazioni
"Ho accettato questa proposta - dichiara Reguzzoni, ex capogruppo del Carroccio alla Camera - per dare seguito al percorso intrapreso alle Europee e portare avanti gli ideali liberali e federalisti, da sempre il pilastro delle mie convinzioni. Sono convinto di poter dare il mio modesto contributo alle componenti interne a Forza Italia che si richiamano ai principi federalisti e liberali, lavorando nel solo partito del centrodestra in cui europeismo, federalismo e libertà si coniugano in modo moderno e positivo".
Ad ogni modo "non rinnego nulla del percorso fatto in passato, anzi lo rivendico a testa alta, ma resto coerente con le mie idee di fronte a evidenti cambiamenti, legittimi sia chiaro, di altri movimenti politici" aggiunge.
Il benvenuto
"Reguzzoni ha una grande esperienza nella vita pubblica amministrativa, un coerente attaccamento ai valori liberali e federalisti, ma soprattutto un radicamento profondo nel nostro territorio – commenta Sorte –, per questi motivi ho fortemente voluto il suo ingresso in Forza Italia. Marco entra a far parte della squadra sul territorio e sono convinto che proseguiremo insieme l'ottimo lavoro iniziato in occasione delle elezioni europee, dove ha ricevuto oltre 8.000 preferenze".
Il profilo
Classe 1971, imprenditore nel campo delle biotecnologie, Reguzzoni è un ex enfant prodige della politica varesina e nazionale. Nel 2002 viene eletto presidente della Provincia di Varese: all’età di 31 anni è il più giovane a occupare la carica. Segue una carriera ad alto livello, sempre nel segno di Umberto Bossi, del quale è considerato un fedelissimo.
È l’epoca – poco più di dieci anni fa, ma sembra sia passata un’era geologica – della spaccatura fra “maroniani” e “bossiani” all’interno del movimento. Reguzzoni è in prima linea al fianco del senatùr, da capogruppo alla Camera. I suoi rivali lo bollano come esponente di spicco del cosiddetto “cerchio magico” che influenzerebbe le decisioni del Capo dopo il grave malore che ne ha compromesso il fisico.
Nel 2015 viene espulso dalla Lega, dopo aver lanciato l’associazione I Repubblicani, insieme alla forzista Nunzia De Girolamo. Poi, dopo un breve passaggio in Grande Nord, il ritorno “al fronte” con la candidatura alle elezioni europee in Forza Italia. Un cerchio che si chiude oggi con l’adesione ufficiale al movimento fondato da Silvio Berlusconi, che di Umberto Bossi fu grande amico.