Quasi a dimostrare che, nonostante i risultati non siano ancora arrivati, il futuro della Openjobmetis Varese sia sereno i biancorossi hanno presentato all’indomani della sconfitta con Sassari il classe 1999 Caruso. Il destino ha poi voluto che la location fosse la Novello Case, sponsor che opera nella bioedilizia, e quindi proprio dal concetto di costruzione è partito il gm Andrea Conti: "Guglielmo rappresenta un investimento per la società, un ragazzo giovane con un vissuto nelle ultime due stagioni in America. Progetto media lunga durata, ha un’ottima carrozzeria ora il nostro coaching staff ci sta mettendo le mani per farlo diventare il giocatore che intendiamo vedere". Il giovane ha dimostrato la sua autoproclamata obbiettività, spiegando come sia consapevole che non sia ad oggi pronto per competere nel campionato di Serie A da protagonista. "Non ho obbiettivi che non siano lo sfruttare le occasioni che mi verranno concesse per mettere a frutto tutto il lavoro che sto facendo in palestra. Alessandro Gentile posso dire mi abbia preso sotto la sua ala e mi indica dove posso migliorare".
Per un Caruso che ha dichiarato di avere Nicolò Melli come fonte d’ispirazione c’è una Varese che vuole diventare la squadra competitiva che è stata forgiata in estate. In quest’ottica soddisfatto nonostante il ko in supercoppa, coach Adriano Vertemati: "Il passo avanti rispetto all’esordio indubbiamente c’è stato. Anche perché, semplicemente, abbiamo avuto un giorno in più per organizzarci a giocare senza Kell, cosa che purtroppo a Cremona non è stato possibile". Varese ha saputo lottare anche in una versione rimaneggiata con Beane e Gentile adattati a playmaker vista l’assenza forzata del titolare. "Con Anthony ed Alessandro qualcosa di meglio si è visto. È chiaro che, in certi momenti della partita, avremmo dovuto, per esempio, gestire meglio i falli di Beane e la fatica di Alessandro che doveva cantare e portare la croce". In attesa della coralità, il mosaico Openjobmetis si gode il valore dei singoli tasselli: la speranza è che il disegno nei piani di Vertemati non impieghi più d’una Supercoppa (ultimo impegno domenica alle 20.30 a Masnago) a prendere vita.
Mattia Boria