REDAZIONE VARESE

La Castellanzese in crisi di fiducia chiama il “medico“ Corrado Cotta

Nel suo curriculum scintillano molte esperienze varesine: dalla Solbiatese alla Caronnese passando per il Verbano. Corrado Cotta è l’uomo su cui la Castellanzese ha scelto di puntare per cercare di raddrizzare una barca finora alla deriva e dopo la quarta sconfitta di fila subita dalla Casatese. Cotta rileva la panchina dell’esonerato Andrea Ardito, cui lo stop con i lecchesi è stato fatale. Il tecnico di Villaguardia è il ritratto dell’esperienza e della passione applicate al mondo della sfera di cuoio. Ha allenato in serie C sedendo sulle panchine di Como e Pro Sesto e in serie D, oltre ai citati trascorsi varesini, ha retto la conduzione tecnica di Verbania, Inveruno, Novese e Castellettese. Ha avuto diverse esperienze anche al Sud con Bari, Fidelis Andria e Ostuni.

Le sue prime parole sono, come è consuetudine del personaggio, di schiettezza e pragmatismo: "sono uno di sostanza – dice – non mi piacciono tanto le chiacchiere, c’è un campo che ogni domenica dovrà dare il verdetto, la situazione mi intriga perché è una bella scommessa che ovviamente vorrei vincere". Pur sottolineando come entrare in corsa non sia mai una passeggiata, Cotta afferma di poter contare su una società seria abituata a compiere il passo lungo quanto la gamba.

"Io ho bisogno di stimoli – prosegue – le cose piatte non fanno parte del mio modo di vedere il calcio, cercherò subito collaborazione con i ragazzi che sono i veri protagonisti durante la partita perché nessun allenatore ha la bacchetta magica, i giocatori vanno motivati e responsabilizzati per avere un pensiero comune, mi aspetto molto da tutti loro". La chiosa è a tutta fiducia nel fatto che le cose possano cambiare verso rispetto a quanto si è visto finora: "C’è tempo per cambiare, rimediare e invertire il trend negativo, non c’è una grandissima favorita nel girone ma ci sono tantissime squadre navigate come bresciane e bergamasche che hanno un’identità ben precisa". Il presidente neroverde Alberto Affetti, esprimendo "tanto dispiacere" per la scelta di esonerare Ardito, definendolo "persona che stimo e come poche nel calcio", auspica che questa scelta possa essere quella giusta.

Cristiano Comelli