Roma, 13 nov. (askanews) - Il mondo del marketing è sempre alla ricerca di innovazioni, nuovi stimoli e nuovi spunti. Soprattutto negli ultimi anni, spinto dall'innovazione tecnologica e dalla ricerca di nuovi modi per coinvolgere il pubblico in maniera più efficace, ha visto la nascita di nuovi approcci, tra cui l'automazione della comunicazione tramite la conversazione via chatbot, un campo che ha rivoluzionato il modo in cui le aziende interagiscono con i loro clienti. Mattia Gnemmi, Ceo di Conversational Design, ha capito che la comunicazione rimane un perno fondamentale su cui si basa il mondo del marketing, e che renderlo il centro del loro business sarebbe stata una mossa vincente. Pur partendo da un background differente, ha deciso di intraprendere la strada dell'autoimprenditorialità, prima come freelance, successivamente la sua attenzione si è concentrata rapidamente sul tema del web e sull'automazione di attività ripetitive a basso valore aggiunto. L'idea di focalizzarsi sull'automazione della comunicazione tramite la conversazione chatbot e è emersa nel 2019, portando alla creazione di Conversational Design, un'agenzia di marketing che utilizza l'automazione conversazionale come principale strumento per interagire con il pubblico. "L'automazione della comunicazione tramite la conversazione si basa sull'implementazione e integrazione di applicativi conversazionali che consentono una comunicazione bidirezionale in tempo reale tra le aziende e i loro clienti e potenziali clienti. Questo approccio offre numerosi vantaggi, tra cui una migliore più personalizzata esperienza per gli utenti, una maggiore efficienza nell'erogazione di servizi e una riduzione delle risorse investite da parte dell'azienda in risposta alle domande ripetitive" spiega Gnemmi. Una delle chiavi del successo di questa nuova forma di automazione è la capacità di adattarsi alle esigenze specifiche delle aziende e dei loro clienti. Ad esempio, alcune aziende potrebbero preferire WhatsApp come canale di comunicazione, mentre altre potrebbero optare per una chatbot direttamente sul loro sito web. Tutto è studiato in base alle esigenze e alle preferenze della singola azienda che si rivolge al team di Gnemmi. L'approccio conversazionale richiede una comprensione approfondita delle dinamiche umane e delle regole della comunicazione, per riuscire ad offrire a tutti il giusto supporto. "Se parliamo di una migliore esperienza, dalla simulazione di una reale azione bidirezionale, tutto questo porta a maggiori e migliori risultati, a parità di costo e a parità di utenti. Un maggior numero di clienti avranno un'esperienza migliore, più gradevole e personalizzata, useranno di più l'asset, e il servizio clienti lavorerà meno e lavorerà meglio. Mi auguro che questo possa offrire anche una serenità maggiore al cliente, perché magari il fatto di sapere di poter avere delle risposte, insieme alla capacità di creare dialoghi efficaci tra aziende e clienti, è fondamentale per il successo di questa strategia", racconta Gnemmi, che aggiunge: "I nostri predecessori avevano già capito il potere della parola e della comunicazione. Tutto gira attorno a quello. Abbiamo voluto recuperare le basi del rapporto umano, per offrire un servizio nuovo, e fresco" racconta Gnemmi. L'automazione della comunicazione tramite la conversazione rappresenta anche una nuova opportunità per professionisti con un background umanistico: a queste figure in questo modo si offre un ruolo cruciale nel marketing e nel design delle esperienze conversazionali. Il tutto, quindi, rappresenta una svolta significativa nel campo del marketing, consentendo, quindi, alle aziende di comunicare in modo più efficace con i loro clienti e migliorando l'esperienza complessiva. Questo approccio innovativo, in costante evoluzione, sta aprendo nuove opportunità per coloro che desiderano sperimentare e contribuire a plasmare il futuro del marketing, rendendo l'experience del cliente sempre più "fresca", scorrevole e funzionale.
© Riproduzione riservata