Cresce la raccolta differenziata, che sfonda il tetto dell’80%. La Provincia di Bergamo ha diffuso i dati relativi al 2023. L’Osservatorio rifiuti-settore ambiente di via Tasso ha raccolto ed elaborato, come ogni anno, i dati sulla produzione di rifiuti urbani e sull’andamento delle raccolte differenziate. I dati diffusi nel report 2023 evidenziano l’incremento (0,68%) del quantitativo totale dei rifiuti urbani prodotti (512.987 tonnellate) rispetto a un anno prima (509.505 tonnellate) e che la produzione pro-capite del 2023 è stata pari a 462 chili per abitante all’anno, in leggero aumento rispetto al dato del 2022 (461 kg/abitante per anno).
La buona notizia è che la quota di rifiuti indifferenziati (100.246 tonnellate) è diminuita (-4,41%) rispetto al 2022 (104.872 tonnellate) e che la percentuale di raccolta differenziata si attesta intorno all’80,46%, in crescita rispetto al 2022 (79,42%). Una percentuale che è stata in costante miglioramento, sin dal 2005.
Un altro dato interessante è che i comuni che hanno raggiunto il 65% di raccolta differenziata (obiettivo che il decreto legislativo 152/2006 aveva fissato per il 2012) sono 209, a cui corrisponde una popolazione di 1.092.709 pari al 98,33% della popolazione provinciale. Ci sono poi nove Comuni che hanno superato il 90 per cento di raccolta differenziata. Il confronto dei dati della Provincia di Bergamo con quelli medi della Regione Lombardia conferma che i dati della Bergamasca, nel suo complesso, sono positivi, sia per quanto riguarda la produzione pro-capite di rifiuti urbani (462 chili per abitante all’anno, contro i 470 per abitante all’anno della media della Regione Lombardia), sia per quanto riguarda la percentuale della raccolta differenziata, dove la provincia orobica supera, come detto, l’80%, a fronte invece di un 73,85% della media registrata in tutta la Lombardia.
"Pur considerando l’incremento della percentuale di raccolta differenziata, registrato nel corso del 2023 – si legge nel report diffuso dall’Osservatorio rifiuti della Provincia di Bergamo – si rende necessario un ulteriore sforzo da parte di tutti i soggetti coinvolti, per riuscire a raggiungere i successivi ambiziosi obiettivi posti dalle normative nazionale e regionale".
Francesco Donadoni